Crisi delle edicole, Firenze guida il rilancio
“Il piano “salva-edicole” annunciato dall’assessore Jacopo Vicini pone Firenze come città guida nell’innovazione e nella valorizzazione di queste imprese, un patrimonio che appartiene all’intera comunità”. Ne sono convinti la Confcommercio fiorentina e SNAG, l’associazione dei rivenditori di giornali, che ringraziano Vicini e il suo staff per l’attenzione e la disponibilità dimostrate.
“Dal confronto diretto nato a Palazzo Vecchio in questi mesi – racconta il presidente degli edicolanti fiorentini di Snag Confcommercio Marco Degl'Innocenti – ha preso forma un progetto che vede Firenze capofila a livello nazionale nel rilancio delle edicole, con l’obiettivo di trasformarle in veri hub di prossimità capaci di offrire nuovi servizi a cittadini e turisti senza rinunciare alla loro funzione primaria di presidio dell’informazione. Era una delle idee che avevamo lanciato e siamo felici che il Comune di Firenze l’abbia recepita cogliendo un’opportunità che può dare beneficio non solo alle nostre imprese, ma all’intera città”.
Il piano condiviso prevede la possibilità di affiancare alla vendita di quotidiani e riviste servizi utili come il ritiro dei pacchi legati all’e-commerce, l’assistenza al cliente e ai turisti in sinergia con le agenzie di viaggio, oltre a varie iniziative di valorizzazione urbana. Una strategia che guarda al futuro, senza dimenticare il valore storico e sociale delle edicole.
“Questo progetto rappresenta un segnale concreto e di prospettiva: lungi dall’essere attività in declino, le edicole hanno ancora molto da dare in termini di risorse e servizi utili – sottolinea il vicedirettore della Confcommercio fiorentina Lorenzo Rosi, che ha accompagnato i referenti di Snag nell’interlocuzione con il Comune, insieme alla vicepresidente nazionale di categoria Marinella Portolani – ecco perché Confcommercio sostiene con convinzione questa iniziativa. E ci rende orgogliosi il fatto che proprio Firenze voglia fare da apripista a livello nazionale. Da parte nostra, intendiamo promuovere questa esperienza anche in altre città italiane. Salvare le edicole significa rafforzare non solo un settore economico, ma anche un presidio sociale e culturale che appartiene a tutti”.