Cosap: il business del suolo, pericolo e sicurezza sono eccezioni

Antonio Lenoci

Dopo la tromba d'aria arriva la conta dei danni ed in attesa di capire se e come i cittadini potranno essere aiutati economicamente, il primo atto del Comune è stato eliminare la Cosap. La gestione della tassa sull'occupazione del suolo pubblico è stata al centro del dibattito politico ad inizio anno in una città come Firenze in cui gli spazi sono ridotti ed ogni singola pietra del lastrico vale una fortuna in termini di immagine. Adesso si misurano le novità sulla bilancia dell'interesse pubblico.Palazzo Vecchio si è attivato per dare evidenza al lavoro svolto in Giunta ed ha diramato il comunicato: "Nella sede della Protezione civile all'Olmatello, approvata la delibera con gli sgravi sulla Cosap per coloro che hanno subito danni a causa del nubifragio di sabato scorso".Chi deve effettuare lavori di ripristino utilizzando ponteggi non dovrà pagare l'occupazione di suolo pubblico, ma perché fuori dall'evento meteorologico eccezionale, se il cittadino deve riparare un tetto che crolla deve pagare? .Era necessario un intervento di Giunta. Il 30 marzo 2015 il Consiglio comunale di Firenze ha ritenuto di dover apportare al Regolamento COSAP, sulla “Disciplina riguardante l’uso ed il relativo canone di talune aree della città di particolare interesse culturale, artistico, archeologico etnoantropologico e religioso” la seguente modifica: "Art.

28 – Modalità e termini di pagamento: previsione dell’esenzione per occupazioni di suolo pubblico effettuate con la c.d. segnaletica a pericolo a seguito di “eventi meteorologici eccezionali”". Una previsione azzeccata visti gli eventi che negli ultimi mesi hanno colpito il capoluogo e sentite le raccomandazioni degli esperti sul ripetersi dei fenomeni "imprevedibili".

"L’esenzione viene riconosciuta previa dichiarazione della Regione Toscana ai sensi della lett. “a” comma 2 art. 1 L.R.T. 67/2003 con deliberazione di Giunta Comunale previa attestazione resa dall’Ufficio Protezione Civile del Comune di Firenze che indichi le aree cittadine che sono state interessate dall’evento eccezionale. L’esenzione avrà durata massima di 2 mesi per i danneggiamenti comunicati entro i 4 giorni successivi al verificarsi dell’evento stesso". Giusta l'intuizione, ma con la necessità di una delibera, perché si tratta di una eccezione alla regola.

La delibera prevede che fino alla fine dell'anno non sarà dovuto nessun pagamento del canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche per i ponteggi finalizzati al ripristino degli immobili danneggiati dal nubifragio.E' giusto definirla una "buona iniziativa", ma possibile che sia solo una eccezione?Se da una parte ci sono i danneggiati, coloro che devono ripristinare le funzioni e l'uso del proprio bene, dall'altra ci sono i passanti che devono essere tutelati.Chi ha il tetto pericolante oppure una facciata disastrata, chi ha il balcone in frantumi o una persiana inclinata che sfiora la grondaia traballante deve pagare anche se l'intervento riguarda l'incolumità pubblica? A quanto pare non è interesse pubblico incentivare il privato alla straordinaria manutenzione degli edifici neppure in caso di urgenza.Qual è allora la regola? Ecco alcune delle agevolazioni stabilite dall'art.26 del Regolamento COSAP:

Sempre da Marzo 2015 sono stati introdotti anche questi commi "Per le occupazioni temporanee finalizzate a iniziative o eventi privati che limitano l'accesso pubblico all’area il canone è determinato dalla Giunta su proposta del responsabile dell'ufficio competente ad istruire la domanda, tenuto conto della natura dell’evento e dei benefici che ne derivano al richiedente. In ogni caso il canone non può essere inferiore al doppio di quello previsto per l'occupazione della medesima area finalizzata alle attività di cui al comma 3 dell’art. 23" ed inoltre "E’ facoltà dell’Amministrazione prevedere, nell’ambito della stipula di convenzioni con enti o soggetti terzi, ovvero di contratti di sponsorizzazione, determinate agevolazioni, comunque non superiori all’80% del canone".Modifiche dettate dall'esigenza sopraggiunta di trasformare il suolo pubblico in business economico per la città.

Un business che nei fatti si traduce sistematicamente in una polemica visto che la tariffa valutata idonea da Palazzo Vecchio risulta a volte "esigua" se non "ridicola" per le opposizioni che alzano la voce davanti alle feste Vip.Forse, Vip a parte, per i casi di emergenza poteva essere escogitata una strada meno eccezionale.