Conceria Pegaso, svolto il tavolo con liquidatore giudiziale
“Come Regione, abbiamo rappresentato tutta la nostra preoccupazione per le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie, e abbiamo chiesto prima di tutto di ristabilire corrette relazioni che rispettino il ruolo delle organizzazioni sindacali, per gestire insieme questo momento di grande difficoltà. Abbiamo confermato la nostra volontà di mettere in campo tutti gli sforzi e gli strumenti possibili per assicurare sostegno a lavoratrici e lavoratori, come facciamo in ogni situazione di crisi aziendale".
Così Alessandra Nardini, assessora regionale al lavoro, a commento del tavolo di crisi sulla conceria Pegaso Spa di Ponte a Cappiano (Fucecchio) a cui ha partecipato con Valerio Fabiani, consigliere per le crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, le strutture dell’unità di crisi regionale e quelle di Arti. Alla riunione erano presenti l’amministrazione comunale di Fucecchio, con la sindaca Emma Donnini ed il vicesindaco Fabio Gargani, le organizzazioni sindacali e il curatore giudiziale.
La Regione ha chiesto al curatore la disponibilità a valutare la possibilità di attivare la cassa integrazione per cessazione, così da dare un primo sostentamento ai dipendenti (attualmente senza stipendio), da fare seguire a misure di politiche attive del lavoro (formazione e incentivi) da parte della Regione e in modo anche da poter lavorare a ipotesi di possibili alternative per la reindustrializzazione se ci fossero realtà interessate. Da parte del liquidatore c'è stata un’apertura a valutare la possibilità di attivare l'ammortizzatore sociale.
La Regione si era già occupata della conceria Pegaso, che è una delle storiche realtà industriali del distretto conciario di Santa Croce sull'Arno: nel novembre 2021 la società, che all'epoca occupava 40 dipendenti, aprì una procedura di licenziamenti collettivi per una parte di questi. Dopo vari incontri, sia tecnici che nell'ambito del tavolo istituzionale, a gennaio 2022 la società comunicò il ritiro della procedura.
Ad oggi le lavoratrici e i lavoratori in forza sono 42 e il 6 agosto scorso è stata dichiarata l'apertura della liquidazione giudiziale.