Comando NATO alla Predieri: € 27 milioni per i lavori
Firenze, 7 maggio 2025– "Siamo alla fase due della gara per affidare la demolizione e ricostruzione di due palazzine presso la Caserma Predieri di Firenze, a favore del Comando del Multinational Division South della NATO -dichiarano Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune, Ciccio Auletta di Diritti in Comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista) e Lorenzo Palandri al Quartiere 2- In un contesto internazionale di aumento delle spese militari senza precedenti, con il piano Rearm Europe dell’Unione Europea da 800 miliardi di euro, con il Consolato USA del capoluogo toscano che pare destinato a chiudere, ecco che procede un progetto su cui il Quartiere 2 si è espresso in modo chiaramente contrario.
Come per la realizzazione della nuova base militare nel Parco di San Rossore a Pisa, un progetto da 520 milioni di euro, anche in questo caso le informazioni emergono solo grazie all'attenzione della cittadinanza e dei movimenti, oltre che con l'impegno dei nostri gruppi consiliari. La trasparenza diventa così sempre più un terreno di conflitto da praticare a fronte di una militarizzazione sempre più pesante delle stesse istituzioni nel portare avanti una serie di progetti tutti interni ad una economia di guerra.
In tempi di crisi economica e sociale, ecco un’ennesima operazione da oltre 27 milioni di euro, destinata a rendere Rovezzano una zona particolarmente sensibile, oltre che luogo in cui si prendono potenzialmente decisioni di morte, in una Città che dovrebbe essere operatrice di pace. Le priorità del Paese oggi sono altre dall’emergenza sociale a quella ambientale ed è più che mai urgente rilanciare una campagna per il disarmo generalizzato e contro l’economia di guerra di cui questo Comando è un tassello strategico per consolidare e rafforzare il ruolo centrale della nostra Regione nella guerra globale.
C’è bisogno di assoluta trasparenza: per questo chiederemo agli uffici di Palazzo Vecchio quali documenti abbia e se ci siano novità sull’esito della procedura.
Da Firenze a Pisa, passando per Livorno, stiamo assistendo ad un potenziamento del ruolo strategico della Toscana nello scacchiere bellico internazionale con un'ulteriore militarizzazione delle nostre città e delle infrastrutture civili di trasporto. Per noi né un centesimo né un centimetro quadrato del nostro territorio devono essere utilizzati per l’escalation bellica che in primis gli Stati Uniti e la Nato stanno portando avanti".
“In Europa soffia il vento del riarmo e il governo Meloni–Crosetto spiega le vele, rilanciando un progetto pericoloso nel cuore di Firenze. Non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesima imposizione calata dall’alto: una base NATO da 27 milioni di euro in un’area residenziale, senza alcun coinvolgimento dei cittadini e in totale spregio delle reali priorità dei toscani” dichiara Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, che annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta regionale per chiarire il ruolo della Regione e conoscere la posizione ufficiale del Presidente Eugenio Giani sull’opera prevista presso la caserma Predieri di Rovezzano, a Firenze.
Alle sue parole si uniscono quelle del deputato fiorentino Andrea Quartini: “Dopo il progetto della base militare nell’area ex Cisam, all’interno del Parco di San Rossore–Migliarino–Massaciuccoli, già duramente contestato dalla comunità pisana, ora anche Firenze si trova a subire una scelta scellerata, imposta senza trasparenza né confronto pubblico. La Toscana rischia di trasformarsi in una piattaforma militare permanente, tradendo la propria vocazione civile e pacifica.”
Anche Lorenzo Masi, Capogruppo M5S in Consiglio Comunale a Firenze, ribadisce la propria contrarietà al progetto: “Diciamo no al riarmo del Paese in ogni sua forma e difendiamo il diritto dei residenti fiorentini della zona di Rovezzano a vivere tranquilli. Invitiamo l’Amministrazione comunale a mettere a disposizione di tutte le forze presenti in Consiglio i documenti in proprio possesso, e siamo pronti a presentare un’interrogazione per difendere e tutelare i residenti e i comitati di cittadini che hanno a più riprese denunciato le proprie preoccupazioni.”
Il Movimento 5 Stelle Toscana condanna congiuntamente e con forza l’assenza di un dibattito pubblico su un’opera ad altissimo impatto e denuncia la direzione politica presa dal governo: “Si taglia sulla sanità, si abbandonano le scuole, si ignorano i salari da fame e le difficoltà di famiglie e imprese strozzate dal caro bollette – attaccano i Cinque Stelle – ma si trovano risorse e urgenza per alimentare un’economia di guerra. È una scelta inaccettabile che respingiamo con determinazione.”
“Chiediamo alla Regione Toscana di uscire dal silenzio e di schierarsi chiaramente dalla parte dei cittadini, della partecipazione democratica e della pace, opponendosi a questa logica di militarizzazione. La nostra richiesta sarà formalmente trasmessa anche alla Giunta comunale di Firenze e al Parlamento.”
“Difendere la Toscana significa difendere i suoi valori: dialogo, rispetto del territorio e scelta nonviolenta delle soluzioni ai conflitti. La guerra non può diventare la nuova normalità” concludono gli esponenti M5S.