Coesistenza con grandi carnivori: gioco di ruolo della Piattaforma UE

Redazione Nove da Firenze

Domenica 27 luglio, il parco nazionale delle Foreste casentinesi ha aperto le sue porte agli Junior ranger (di età compresa tra i 14 e i 16 anni), e ai loro mentori provenienti da 19 aree protette di 12 paesi.

La Piattaforma dell'Unione Europea per la convivenza tra persone e grandi carnivori ha scelto il Campo internazionale Junior ranger 2025, nel parco nazionale delle Foreste casentinesi, come laboratorio per un nuovo metodo educativo elaborato per permettere la comprensione delle sfide e l’elaborazione delle soluzioni per la convivenza con i lupi e altri grandi carnivori.

Il Campo Internazionale Junior Ranger è ospitato ogni anno in un'area protetta europea dai membri della Federazione EUROPARC ed è aperto ai giovani del programma Junior ranger.

Rimarranno per una settimana nel cuore della foresta, imparando in modo pratico la conservazione della natura e la storia, la cultura e la biodiversità dell’Area protetta.

Una rappresentante del segretariato della Piattaforma UE, Sophie Evers, di Adelphi, ha partecipato alla prima giornata e ha illustrato gli sforzi della piattaforma a favore dei cinque grandi carnivori in Europa: il lupo (Canis lupus), la lince (Lynx lynx e Lynx pardinus), l'orso bruno (Ursus arctos), lo sciacallo dorato (Canis aureus) e il ghiottone (Gulo gulo).

La conservazione e la gestione di questi animali iconici è complessa, poiché le loro esigenze possono entrare in conflitto con le attività umane. Riconoscendo l'importanza di tali questioni la Commissione europea e un gruppo di organizzazioni che rappresentano i principali gruppi di interesse (aree protette, organizzazioni ambientaliste, proprietari terrieri, cacciatori e altri) hanno deciso di collaborare: creando la piattaforma dell'UE per il coinvolgimento delle parti interessate e sostenendo processi simili a livello locale e regionale.

Gli Junior rangers hanno trascorso il pomeriggio interpretando il ruolo di abitanti in un villaggio in cui i lupi sono tornati dopo cento anni. Hanno dovuto calarsi nei panni di diversi personaggi, tra cui allevatori che avevano perso le pecore a causa dei lupi, cittadini preoccupati per i propri figli, guide naturalistiche interessate a promuovere un nuovo turismo legato ai lupi, l'amministrazione comunale che ha ricevuto finanziamenti per misure di mitigazione, scienziati… e altri ancora.

Questo nuovo esercizio mira a promuovere la consapevolezza delle diverse prospettive e a mostrare come gruppi con interessi diversi possano unirsi per concordare un percorso da seguire tutti insieme.

I facilitatori di ciascun gruppo li hanno guidati attraverso possibili misure di mitigazione e verso il consenso su un massimo di tre soluzioni.

Quasi tutti i gruppi sono riusciti a concordare almeno una soluzione e alla fine hanno presentato la loro esperienza. Questo nuovo strumento è disponibile sul sito web della Piattaforma UE e sarà tradotto nelle lingue unionali affinché tutti possano utilizzarlo.

Il parco nazionale delle Foreste casentinesi è stato un ottimo laboratorio e amplificatore per questo strumento e i mentori dei Junior ranger erano entusiasti di portare l’esercizio a casa per giocare con altri giovani.

Il direttore del Parco, Andrea Gennai, ha illustrato le misure per facilitare la coesistenza operative nelle Foreste casentinesi i mentori del parco delle delle Alpi Marittime (Italia), della riserva naturale di Endla (Estonia) e del parco delle Prealpi Giulie (Italia), hanno condiviso le loro esperienze con i lupi.

Il resto della settimana - ricco di attività entusiasmanti - sarà memorabile per gli ospiti internazionali e il team locale che li ospita.