Cadavere sciolto nell'acido, il dna è compatibile con quello di Rosario Orefice

Redazione Nove da Firenze

PISTOIA - Rosario Orefice era scomparso nel nulla quattro anni fa. Ora forse avrà degna sepoltura. I resti parzialmente sciolti nell'acido trovati nel fusto il 26 marzo scorso nel capannone di proprietà del fratello Luigi, 45 anni, sono infatti compatibili con il dna di Rosario. A stabilirlo è stata l'analisi effettuata dalla polizia scientifica sui resti comparati con dna trovato sugli effetti personali della vittima. Nel corso dell'accertamento scientifico, sarebbe inoltre emerso come quel corpo, fatto a pezzi, sarebbe stato tagliato utilizzando uno strumento elettrico, e inoltre, vista la modalità, potrebbe avervi partecipato più di una persona e con particolare competenza. La testa e le braccia non sono state trovate. Per omicidio e occultamento di cadavere, dal dicembre scorso, è sotto processo il fratello Luigi, il quale si è però sempre dichiarato estraneo ai fatti contestati.