Briglie: Energia elettrica dall' Arno, quanto tempo sprecato

Antonio Lenoci

 Le vecchie traverse e briglie, una volta recuperate, possono trasformarsi in piccole centrali idroelettriche."Era un progetto bloccato da anni a causa di un ricorso. Ora il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Città metropolitana e si può finalmente andare avanti per produrre energia dalle briglie dell'Arno. Saremo una delle prime città a realizzare un intervento del genere, grazie a una partnership pubblico-privata che permetterà di sostenere il costo dell'opera e concretizzare un progetto di risparmio energetico utilizzando fonti alternative" così il Sindaco Metropolitano Dario Nardella commenta la pronuncia del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso di primo grado presentato dalla società Toto sul project financing delle briglie sull'Arno.La Redazione di Nove da Firenze segue da anni l'evolversi della vicenda ed ha più volte raccontato i retroscena di una idea intelligente e facile da realizzare, diventata un nodo inestricabile.Una INCHIESTA di Nove da Firenze ha approfondito l'argomento.

"Il progetto, su bando pubblicato nel 2008 dall'allora Provincia di Firenze, intende sfruttare le 'pescaie' dell'Arno per produrre energia elettrica dall'acqua" fa sapere la Città Metropolitana attribuendosi così una paternità sulla quale il dibattito si è perso tra le carte bollate. Piccoli imprenditori, in anni non sospetti, hanno avanzato la richiesta di poter trasformare, a proprie spese, le briglie in centraline di produzione energetica. Un investimento al fine di produrre energia che i centri urbani avrebbero acquistato a costi bassissimi e Km 0. "Sono molto soddisfatto della sentenza che rilancia un progetto fermo da anni - osserva Andrea Ceccarelli, consigliere metropolitano con delega alla Pianificazione territoriale di coordinamento e Infrastrutture - l'opera porterà una riduzione di 45 mila tonnellate di CO2 all'anno, pari al 2% delle emissioni dell'intera Regione Toscana, ma anche interventi di riqualificazione lungo le sponde dell'Arno e un flusso di cassa da destinare ad altri progetti per la difesa del suolo".Le località lungo l'Arno interessate dal progetto di ristrutturazione delle briglie sono Incisa, Rignano, Sieci, Ellera, Compiobbi, il Girone, Vallina, Rovezzano, Porto di Mezzo a Signa e, a Firenze, la zona di San Niccolò e il parco delle Cascine.

Le traverse o pescaie, sono opere trasversali al corso d'acqua realizzate per produrre forza motrice (a servizio di mulini o opifici) che hanno anche un ruolo di regimazione delle acque. Alcune di queste opere sono vecchie di qualche secolo e quindi non in buone condizioni. Sul territorio della città metropolitana di Firenze esistono una ventina di traverse sull'Arno, di cui 13 saranno utilizzate per ricavare energia elettrica.Uno studio di fattibilità realizzato nel 2008 dalla Provincia, in collaborazione con l'Università degli studi di Firenze, aveva stimato la possibilità di produrre 47 Gw (gigawatt) di energia per un valore di 9 milioni di euro l'anno.Oggi si festeggia, in ritardo di parecchi anni.

Ma è ancora tutto da fare.