Bambagioni: 'Noi contro un potere che si sente intoccabile'

Redazione Nove da Firenze

“Questo esposto è una netta condanna politica rispetto a un sistema che si è venuto a formare a Firenze, complice l'assenza della naturale alternanza. È l’esito di un potere che si sente intoccabile. Ecco perché abbiamo portato avanti questo atto”.

Lo afferma il presidente della Commissione controllo del Comune di Firenze, Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt.

“Il Partito Democratico è il più ricco: ha ricevuto 10 milioni dal 2×1000. Se la dirigenza fosse stata coerente, avrebbe dirottato 250 mila euro – questo è quanto dichiarato – alla aspirante sindaco Sara Funaro per sostenere le sue spese, evitando così di ricevere soldi da privati o da persone che hanno, e rivendicano, interessi. Solo così sarebbe stata più coerente, libera, trasparente”.

“Che fine ha fatto la presunta superiorità morale?”, si domanda l'ex consigliere regionale.

“Anche se tutto questo dovesse essere valutato come legale – e ci rimettiamo alla Procura –, abbiamo sollevato un problema di trasparenza e di opportunità che non può più essere celato”.

In più, conti e preventivi alla mano, Bambagioni torna a dire che “se Eike ha speso 200 mila euro, Funaro non può averne spesi solo 250 mila”.

“Insomma, la questione morale è un lontano ricordo e il sistema Firenze ne è una conferma”, conclude Bambagioni. 

“Questi mesi di verifiche hanno fatto emergere casi che toccano ogni campo di azione amministrativa: lavori pubblici, mobilità, nomine, incarichi, autorizzazioni, concessioni, cambi di destinazione e servizi di farmacia, di ristorazione e di ospitalità. E non c’è soltanto il nostro operato, vedasi la notizia odierna dell’affitto irrisorio per il mercato centrale". Lo dichiara il consigliere di Lista Civica Eike Schmidt Massimo Sabatini, che prosegue:

"In riferimento ai soggetti finanziatori che hanno rapporti economici diretti o indiretti con il Comune di Firenze si pone un problema non solo di "inopportunità" del gesto ma anche di conflitto di interessi, che è rilevante anche solo allo stato potenziale (art.6-bis della Legge n.241/1990)”.