Artigianato fiorentino: i vagoni sono pronti, manca la locomotiva

Redazione Nove da Firenze

Dai risultati dell’indagine congiunturale dell’Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato, realizzata da Unioncamere Toscana con Regione Toscana, CNA, Confartigianato Imprese e Cgil, Cisl e Uil e il supporto tecnico di Irpet, il primo semestre 2010 si chiude con un arretramento del fatturato in provincia di Firenze del -8,9% (lievemente inferiore al corrispondente dato regionale: -9,8%); particolarmente toccato da questo calo il settore edile (-13,5%), seguito da servizi (-7,2%) e manifatturiero (-6,8%).

La dinamica recessiva dell’edilizia propaga i suoi effetti anche sul versante occupazionale, contribuendo così alla variazione negativa (-1,4%) del numero di addetti (-0,1% il dato medio regionale, quest’ultimo distribuito tra 1,4 delle imprese con 1-5 addetti e -1,5 per quelle con 6 addetti e oltre). Da tenere conto, circa la dinamica occupazionale, che la dicotomia tra piccole-micro imprese da una parte, e le più strutturate dall’altra, nasconde una dinamica più complessa in quanto per le micro la diminuzione di addetti ne sancirebbe con molta probabilità la scomparsa dal mercato; pertanto il contributo che esse forniscono al mantenimento dei livelli occupazionali può accompagnarsi anche a condizioni di debolezza sempre maggiori.

La flessione ha interessato anche la produzione (-28,1% saldo aumenti/diminuzione percentuali). In generale, si intravedono alcuni timidi segnali che possono indurre a sperare in una seconda parte dell’anno più dinamica, soprattutto se le imprese artigiane riusciranno a trarre beneficio tanto da un eventuale consolidamento della crescita delle esportazioni (+5,7% l’incremento in provincia nel primo trimestre 2010) che, però, incidono a livello regionale solo per il 7% del fatturato, quanto da un’inversione di tendenza nella dinamica dei consumi locali (che, invece, rappresenta quasi l’80%).

Incoraggiante in questa direzione il dato sulla percentuale di imprese che dichiara di avere investimenti in corso (12,5%, in linea col dato regionale attestato al 12,4%), il doppio rispetto a quello rilevato per lo stesso periodo del 2009. Le aspettative per il secondo semestre lasciano così intravedere una timida maggioranza di ottimisti (+1,7% il saldo tra aumenti e diminuzioni circa l’andamento previsto sul fatturato, -0,6% il dato toscano), che denota così un atteggiamento sensibilmente diverso da quello dello scorso anno quando, per lo stesso indicatore, era addirittura sceso al -19%.

L’andamento complessivo della seconda parte dell’anno, però, potrebbe essere depresso o frenato dal pessimo risultato degli ordinativi nel primo semestre (-38,5%, relativamente al saldo tra dichiarazioni di aumento e diminuzione, -41,3% in ambito regionale). I dati inerenti la demografia imprenditoriale si prestano a una doppia lettura; rispetto al primo trimestre, si percepisce una ripresa degli stock e una maggiore vivacità sul fronte delle iscrizioni ma, dal confronto su base annua, emergono segnali più preoccupanti: -1,7% lo stock di imprese artigiane (da 31.882 a 31.347, -0,2% il dato regionale) e ridimensionamento della loro incidenza sul totale di imprese attive iscritte al Registro delle Imprese (dal 33,9% al 33,4%).

In particolare in un anno due settori hanno patito un forte calo in termini di consistenza numerica: il manifatturiero (-2,8%) e il trasporto di merci e magazzinaggio (c.d. logistica -6,4%). Percentualmente inferiore, ma significativo, il calo delle attività edili (-1,8%); tra le specializzazioni del comparto produttivo più significative in termini di consistenza numerica, arretrano metallurgia (-2,3%), meccanica (-2,1%, al cui interno l’elettronica cala del -2,4% e la meccanica in senso stretto del -2,9).

Il comparto della moda, invece, tiene nel suo complesso (-0,1%). Altri settori di dimensioni minori scontano andamenti più pronunciati: mezzi di trasporto (-6,5%), stampa (-4,2%), legno-mobili (-3,4%), vetro, ceramica e lapideo (-6,2%) e orafo (-8,4%). Sempre positiva, invece, la dinamica dell’alimentare, che anche in questi dodici mesi matura un soddisfacente +2,1%. Nota metodologica. L’indagine congiunturale sull’artigianato toscano fornisce stime relative all’evoluzione di fatturato, addetti e programmi d’investimento con un dettaglio di 13 settori e 10 province.

Il rapporto completo è disponibile online sul sito www.tos.camcom.it o sull’area Toscana del portale www.starnet.unioncamere.it.