L’esordio psichedelico dei fiorentini Unmade Bed

Redazione Nove da Firenze

Si chiamano Unmade Bed, proprio come il titolo di una famosa canzone dei Sonic Youth, ed il loro esordio discografico “Loom” è uno dei lavori più interessanti e chiacchierati della scena rock indipendente nazionale. Le canzoni di “Loom” (pubblicato per Seahorse Records nel 2009) riescono a coinvolgere l’ascoltatore grazie ad un personale impasto “psichedelico-favolistico” che a tratti richiama alla mente le melodie del compianto Syd Barret, ed in altri momenti li avvicina, e non poco, al sound “psycho-giullaresco” dei Jennifer Gentle, uno dei pochi gruppi rock italiani in grado di ottenere considerazione (ed un contratto discografico di tutto rispetto) da parte di una major internazionale. Canzoni che nascono come filastrocche allucinate, caratterizzate dalla particolare vocalità di Lorenzo Gambacorta e si evolvono grazie a melodie eteree e intrecci sonori sognanti e mai banali. Da sottolineare il trittico iniziale composto da “Comet Little Rider”, “The Gently Hysteric Cat” e “Madmoony”, che riesce ad introdurre senza troppi “traumi” l’ascoltatore dentro al mondo lisergico ed indefinito di “Loom” e le atmosfere eteree della “spaziale” “The Gluering Tenter”, a mio avviso la canzone più coinvolgente dell’intero lavoro. Segnate il loro nome sulla vostra agenda: gli Unmade Bed non sembrano essere la solita meteora passeggera.

Tracklist

  1. Comet Little Rider
  2. The Gently Hysteric Cat
  3. Madmoony
  4. Tales From The Marmelade Man
  5. Sad Son
  6. The Gluering Tenter
  7. Moon Tongle Wood
  8. Rainbow Girl
  9. A Butter Clock
  10. Tremelin
  di Massimiliano Locandro