Attacco a Kyiv, Giani: 'Pronti ad attivare il ponte sanitario'
Poche ore dopo il crudele e ingiustificato attacco dei missili russi all’ospedale pediatrico di Kyiv che rappresenta l’ennesima violazione dei diritti umani e un vero e proprio crimine di guerra da parte della Federazione Russa, la Toscana è pronta a dare il proprio contributo. Le autorità ucraine in Italia nell’immediatezza dell’accaduto hanno contattato il presidente Giani per sondare la disponibilità a fornire un aiuto per risolvere la difficile situazione sanitaria che si è venuta a creare in conseguenza dell’attacco e che coinvolge molti bambini, che necessitano di cure immediate, e le loro famiglie. La Toscana e la Regione di Kyiv sono legate da un accordo siglato il 5 marzo scorso dal presidente Eugenio Giani e da Ruslan Kravchenko, capo dell'Amministrazione della Regione della capitale ucraina.
Il quadro di collaborazione del documento prevede proprio una risposta all'emergenza umanitaria nella Regione di Kyiv causata dall’aggressione militare russa.
Nell'immediato l’AOU Meyer metterà a disposizione 10 posti nei reparti di oncologia, pediatria e chirurgia. Inoltre, attraverso strutture del Terzo settore, potranno trovare ospitalità anche accompagnatori e famigliari dei minori ospitati.
“Ancora una volta la Toscana è vicina al dramma dell’Ucraina - ha detto il presidente Giani - accanto all’indignazione per l’ennesima violazione dei più elementari principi di umanità che questa volta hanno raggiunto persino bambini inermi e bisognosi di cure ospedaliere. Ci muove il desiderio e l’obbligo morale di dare il nostro contributo concreto, intervenendo immediatamente con una delle nostre eccellenze toscane in ambito sanitario, l’Ospedale pediatrico Meyer. Ringrazio i professionisti e il mondo del volontariato che in queste ore si sta attivando e che è ancora una volta motivo di orgoglio in situazioni di emergenza”.
Nel pomeriggio di giovedì 11 luglio il Movimento europeo azione non violenta organizza una veglia in piazza Santa Sofia a Kyiv a cui parteciperanno numerose associazioni, in collegamento con altre piazze italiane.
Anche Anci Toscana si collegherà, per far sentire la vicinanza e il sostegno al popolo ucraino, al termine del corso di formazione per gli amministratori neo eletti che si terrà quel giorno al Fuligno in via Faenza. Sarà presente anche una rappresentanza della comunità ucraina a Firenze, che Anci Toscana sostiene fin dall’inizio del conflitto, con l’accoglienza dei profughi e la messa a disposizione di uffici e strumenti.
Fino all'8 dicembre 2024 è in corso Devil of Comparisons, mostra concepita dall'artista ucraina Zhanna Kadyrova per la corte e le sale della Casa Museo di Palazzo Chigi Zondadari a Siena per la terza edizione di CORTEMPORANEA, progetto ideato da Flavio Misciattelli, presidente della Fondazione Palazzo Chigi Zondadari: "Questa mostra per la Fondazione e per CORTEMPORANEA è un passo successivo del percorso intrapreso tre anni fa perché ci proietta sulla scena internazionale.
La mia volontà era invitare una artista donna e abbiamo avuto la fortuna, grazie alla collaborazione con GALLERIA CONTINUA di avere una artista donna ucraina che ci proietta in una situazione drammatica. La mia speranza è che il pubblico che visita la mostra si faccia delle domande, sia di riflessione ma anche di speranze. Spero che questa mostra renda possibile a tutte le persone di toccare con mano quello che succede molto vicino a noi".
Zhanna Kadyrova trae ispirazione dalla sua esperienza personale e dal contesto storico e sociale dell'Ucraina. La sua pratica artistica è un potente corollario di violenza e resistenza, cultura usurpata, speranze quotidiane e memorie tramandate. Come racconta: " L'idea principale della mostra è nata durante la mia visita al Palazzo Chigi Zondadari, quando ho visto per la prima volta i suoi interni impressionanti, ricchi di storia e arte di diversi periodi. In quel momento, ho sentito il desiderio di portare la mia realtà e le mie storie legate alla guerra in Ucraina, racconti su come viviamo e resistiamo, e su come continuiamo a produrre arte nella situazione attuale."
Attraverso " The War of Perspectives " l'opera site-specific che ha creato per la facciata della corte del palazzo - annerendo diverse finestre come se fossero state colpite dal fuoco o da un'esplosione - e le opere ready-made e site specific appositamente concepite per le sale della Casa Museo, Kadyrova ha concepito una mostra che narra il suo presente dando significato e valore a ogni oggetto esposto.
"Le case bruciate - racconta Zhanna Kadyrova- sono una realtà quotidiana in Ucraina, che trasporto sulla facciata del Palazzo come una sorta di astrazione macchiata di nero. Ma l'opera porta significati multipli oltre a questo primo strato immediato. Sappiamo tutti del ruolo strutturale e simbolico che le finestre hanno avuto nella pittura rinascimentale, ed era ovviamente nella mia mente. Ma non ho dipinto una finestra, ho dipinto intorno a una finestra reale e così ho creato una sorta di scultura, o un intervento scultoreo sull'architettura. La finestra è chiusa e bruciata, non c'è alcuna prospettiva aperta visibile. In quest'opera, il doppio significato della "prospettiva" è evidente, e probabilmente è più chiaro a Siena che altrove, con la sua incredibile storia di pittura che la città ha prodotto."
Tra i progetti in mostra, che svelano la sua ricerca degli ultimi due anni, la serie Palianytsia che in ucraino significa pane. Durante la guerra, questa parola è diventata un simbolo, usata come parola d'ordine per distinguere gli ucraini dagli occupanti russi, che non riescono a pronunciarla correttamente. Le opere realizzate con pietre levigate trovate nei fiumi montani dei Carpazi, dove la Kadyrova si rifugiò all'inizio della guerra nel 2022, riflettono l'adattamento e la resilienza dei primi mesi di guerra narrati da Ivan Sautkin nel documentario in mostra Kadyrova's Palianytsia.
L'artista spiega come "L'idea di Palianytsia è emersa dalla pura disperazione, nel 2022. È anche un progetto di guerra, che è stato creato nello stesso villaggio senza strumenti o materiali artistici di alcun tipo. Dopo essere fuggita da Kyiv con il mio partner Denis Ruban, siamo arrivati nel villaggio di Berezovo con uno zaino piccolo e nient'altro".
RUSSIAN ROCKET PROJECT, invece, è nato durante i suoi viaggi in Europa: l'artista realizza adesivi raffiguranti missili, e li colloca sui finestrini dei treni in Europa, o sulle finestre creando l'illusione ottica di un missile che viaggia sopra città come Parigi, l'Austria rurale, Siena. Questo gesto provocatorio evidenzia la realtà della guerra, proiettandola nei paesaggi quotidiani delle città occidentali e scuotendo gli spettatori quando riconoscono i propri luoghi familiari sotto la minaccia immaginaria dei missili.
In parallelo Kadyrova ha presentato un progetto collaterale al Museo di Arte Sacra di Buonconvento, mettendo in dialogo le sue opere con la collezione del museo. Questa iniziativa, promossa dalla Fondazione Musei Senesi, mira a creare nuove prospettive e interpretazioni del patrimonio culturale, integrando l'arte contemporanea con la storia locale. La mostra della Kadyrova a Palazzo Chigi Zondadari e il progetto promosso dalla Fondazione Siena Musei offrono una profonda riflessione sulla vita quotidiana in Ucraina, duramente colpita da oltre due anni di conflitto, e rappresentano un messaggio di resistenza e solidarietà e uno sguardo intimo sulla situazione in Ucraina e stimolando una riflessione profonda sul ruolo dell'arte in tempi di guerra.
La mostra è aperta fino all' 8 dicembre 2024.