Arrestati pellettieri del lusso per evasione fiscale
I finanzieri del Gruppo di Firenze hanno dato esecuzione a due misure cautelari personali, disposte dal G.I.P. del Tribunale di Firenze - dott.ssa Paola Belsito – su richiesta del P.M., dott.ssa Christine Von Borries della Procura della Repubblica di Firenze.Le indagini hanno consentito di accertare che due noti imprenditori fiorentini attraverso la società “ESPERIENZA S.r.l”, operante nel settore della pelletteria di lusso con marchio “To Be G”, hanno posto in essere condotte fraudolente contabili e sul capitale sociale, finalizzate ad indebolire le possibilità per l’Erario di soddisfare il proprio credito, complessivamente ammontante a 400.000 euro.
E’ stato tratto in arresto G.G. quale amministratore di fatto della società incriminata. Con lo stesso provvedimento, il G.I.P. ha disposto, a carico di M. S., quale amministratore di diritto della società e prestanome del G.G., la misura interdittiva del divieto temporaneo dell’esercizio di amministratore e degli uffici direttivi delle persone giuridiche.
L’attività delittuosa proseguiva per tutto il 2013, anno in cui, i due imprenditori, decidevano di uscire fittiziamente dalla citata società, dapprima nominando il prestanome S.M. di Corciano (PG), quale amministratore della società, cedendogli poi simulatamente anche le rispettive quote della S.r.l. e trasferendo la sede societaria da Scandicci a Perugia.
Alla fine del 2013, la Guardia di Finanza aveva già eseguito un sequestro finalizzato alla confisca per equivalente di circa 400.000 euro nei confronti degli indagati, per i delitti di omesso versamento di ritenute certificate e sottrazione fraudolenta al pagamento dei tributi, di cui agli artt. 10 bis e 11 del D.Lgs 10 marzo 2000 nr. 74.
Sulla base della complessiva situazione debitoria, il PM titolare delle indagini avanzava al Tribunale di Firenze, istanza di fallimento, che veniva accolta dal Giudice Delegato con provvedimento del 27 dicembre 2013 con il quale veniva dichiarato il fallimento della “ESPERIENZA S.r.l.”.
I successivi sviluppi investigativi condotti dai finanzieri del Gruppo di Firenze consentivano di far emergere a carico del G.G. e M.S., condotte di bancarotta fraudolenta per distrazione di beni mobili, disponibilità liquide e rimanenze, per complessivi 800.000 euro.
Sulla base degli elementi raccolti il P.M. - dott.ssa Christine Von Borries -, avanzava al G.I.P. - dott.ssa Paola Belsito -, richiesta di misure cautelari personali a carico degli indagati, in relazione alle ipotesi di reato di cui all’art. 11 D.Lgs 74/2000 e agli artt. 223, 216 e 219 R.D. 16 marzo 1942 n. 267.