Anac: inconferibile Giorgetti come presidente di Toscana Energia
Settembre 2024: Fabio Giorgetti è nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Toscana Energia. È ancora Consigliere comunale. Inizierà un lungo dibattito sulla compatibilità dei due incarichi, che finirà a gennaio 2025, con le dimissioni da Palazzo Vecchio di quello che era anche Presidente della Commissione Cultura.
Anac si è espressa con delibera 253/2025 sul doppio incarico di Giorgetti, dichiarando inconferibile il suo incarico a presidente di Toscana Energia, nullo il suo contratto, e sospendendo chi gli aveva conferito l’incarico, che risponderà pure economicamente del danno erariale causato. Questo si trova scritto nella delibera di Anac, resa pubblica oggi dall’amministrazione comunale. L'autorità anticorruzione ha scritto nero su bianco che è incoferibile l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione per un Consigliere comunale di un ente socio della società stessa.
"Abbiamo sempre evidenziato di non avere niente di personale nei suoi confronti, ma di ritenere assolutamente inopportuno il doppio incarico, con contestazioni molto forti anche da parte di altri gruppi di opposizione -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Il 18 giugno 2025, ANAC ha deliberato in modo chiaro su questo e ci stupisce che il Partito Democratico abbia deciso di esultare per la mancata incompatibilità di Maurizio Frittelli, ma taccia su questo altro fatto.
Si tratta di capire se ci saranno conseguenze e azioni da parte del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di competenza (che vogliamo capire esattamente chi sia, in assenza del Segretario generale).
La nomina di Giorgetti Presidente diventa contestabile?
Inoltre evidenziamo che Toscana Energia è di interesse pubblico e deve a maggiore ragione considerarsi tale ALIA-Plures, da cui attendiamo chiarimenti anche rispetto al trasferimento della quota del Comune di Firenze all'interno di Toscana Energia che dovrebbe passare al socio privato".
“Come si ricorderà, passarono mesi dalla nostra segnalazione alla Prefettura (e poi da quella della consigliera Bonanni) prima che Giorgetti decidesse di dimettersi dalla carica di consigliere comunale. Sindaca e maggioranza difesero la posizione (indifendibile, da ogni punto di vista) del doppio incarico -dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re- fino a quando quest’ultimo non venne avvisato dal Ministero dell’Interno della palese incompatibilità dei 2 incarichi.
La delibera di Anac - che nel frattempo si è attivata su segnalazione dello stesso Giorgetti, come per lo meno fu scritto a suo tempo dagli organi di stampa - è arrivata poi a dire che anche l’incarico di Presidente di Toscana Energia era illegittimo per violazione della Legge Severino, con rinvio all'ente che ha conferito l'incarico circa l'applicazione dell'art. 20 del D.lgs. n. 39/2013 (che vieta il conferimento di qualsivoglia incarico per un periodo di 5 anni al soggetto che ha reso una mendace dichiarazione sulla insussistenza cause di inconferibilità).
Anche i membri degli organi che hanno conferito l'incarico a Giorgetti dovranno rispondere delle conseguenze economiche degli atti adottati e non potranno, per tre mese, conferire incarichi di loro competenza.
Le situazioni di illegittimità di questa nomina erano purtroppo evidenti, e tutto ciò dimostra un atteggiamento da parte di chi è a capo dell’amministrazione di noncuranza delle norme, che è molto preoccupante. Così come lo è soprattutto il tema politico dei doppi e tripli incarichi e della concentrazione del potere nelle mani di pochi. Significativo, dal punto di vista politico, è anche ciò che Anac sottolinea ad un certo punto della delibera circa le operazioni societarie che medio tempore sono state fatte per sfuggire dalle normative applicabili agli enti in controllo pubblico.
Atteggiamento e situazione preoccupanti anche per i toni trionfalistici e del tutto fuori luogo che hanno usato ieri i consiglieri PD nel commentare la delibera Anac sulla nomina Fritelli: Anac, infatti, ha aperto un fascicolo sul caso Frittelli, sconfessando (ancora una volta) il parere reso dal segretario generale (il giorno prima delle sue dimissioni). La segreteria generale aveva infatti sostenuto che la legge Severino non si sarebbe applicata al caso Frittelli perché l’Ort non sarebbe stata un soggetto in controllo pubblico, mentre Anac afferma l’esatto contrario, basandosi ovviamente su ciò che prevede la legge.
Anac arriva poi a formulare una serie di richieste a Montedomini, che replica ad Anac sostenendo che né il Presidente e né il Cda di Montedomini hanno alcun potere gestionale, e che tutti i poteri stanno sulla figura del Direttore (nominato a tempo determinato dal Presidente e Cda). Anac chiede come mai allora il Regolamento per gli appalti preveda che anche il Presidente possa conferire incarichi, e il Direttore risponde che segnalerà al Cda la necessità di cambiare il Regolamento.
Tutto, dunque, fuorché una segnalazione infondata quella fatta dal presidente della commissione controllo e dalla minoranza sulla nomina di Frittelli. Ancora una volta vi è la conferma di come nessuna nomina venga preventivamente e attentamente vagliata. E soprattutto ciò che rileva, come abbiamo sempre detto, è il problema dell’opportunità politica, che viene sistematicamente elusa.
Nel frattempo, da oltre sette mesi, il comune di Firenze è senza un segretario generale (salvo la terna di dirigenti che sta supplendo alla vacanza), e per più di 6 mesi un comune non potrebbe stare senza segretario generale. Ed anche questa perdurante ‘vacanza’ è purtroppo significativa”.
“Registriamo l'ennesima polemica inutile e strumentale delle opposizioni, in particolare dei consiglieri Del Re e Palagi, sulla delibera di ANAC che suppone inconferibilità del ruolo di presidente in Toscana Energia a Fabio Giorgetti, delibera impugnata da Toscana Energia e dallo stesso Giorgetti di fronte al TAR e per la quale è necessario aspettare la sentenza di merito, quindi l'esito finale della questione da un punto di vista squisitamente tecnico non è conclusa.
Non solo: le norme riferite all'inconferibilità sono state successivamente abrogate dal governo. Ma al di là delle questioni tecniche, il rilievo politico è che le opposizioni non riescono a fare proposte su temi concreti che riguardano il bene di Firenze, proponendo idee che siano delle reali alternative al governo della città, occupando in questioni procedurali che interessano poco o nulla ai cittadini” così in una nota il segretario del Pd Firenze Andrea Ceccarelli.