Contributi agli enti locali: rendiconti solo alla Regione
Le uniche disposizioni che gli enti locali toscani dovranno osservare per il rendiconto dei contributi straordinari concessi dalla Regione sono quelle regionali. Lo prevede una legge approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. E' stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Ilio Pasqui, ad illustrare il testo in aula, sottolineando che si elimina un "inutile appesantimento burocratico". La rendicontazione è disciplinata dal Testo unico sull'ordinamento degli enti locali, all'articolo 158.
La normativa statale non è ancora stata adeguata alla recente riforma del Titolo V della Costituzione ed in Toscana è solo un adempimento formale, perché la legge regionale già prevede precise forme di controllo sull'attività, le spese, i risultati. Nel dicembre scorso il Governo ha emanato un decreto legislativo, nel quale la disciplina dell'articolo 158 viene limitata ai soli contributi assegnati dallo Stato e non più, come prima, da tutte le amministrazioni pubbliche. Con questa proposta di legge viene scongiurato il rischio di una revoca di alcuni contributi concessi agli enti locali per svolgere funzioni associate ed ai comuni montani o in situazioni di disagio.
L'articolo 158 fissa, infatti, un termine perentorio, che viene richiamato dalla normativa regionale in vigore, ed alcune amministrazioni hanno trasmesso la documentazione in ritardo. Tale revoca sarebbe motivata soltanto dalla decorrenza dei termini previsti da una legge statale non coerente con il nuovo ordinamento costituzionale. La proposta di legge prevede inoltre che, prima della revoca dei contributi, all'ente locale sia concesso un periodo di tempo per mettersi in regola. Il consigliere Jacopo Ferri (gruppo Misto), nel dichiarare il proprio voto favorevole, ha sottolineato che questa legge agevolerà molto gli enti locali di più piccole dimensioni.(dp)