Vitigni minori toscani: patrimonio da valorizzare
Seminario giovedì 8 giugno, a Vinci, organizzato da Arsia e Università di Firenze

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 7 giugno 2006- Acquisire ulteriori conoscenze sui vitigni autoctoni toscani a minore diffusione per evitare il fenomeno dell’erosione genetica, da alcuni anni in atto nella nostra viticoltura, e favorire l’incremento della biodiversità nella coltivazione della vite. Sono questi gli obiettivi primari del progetto di ricerca promosso dall’Arsia, “Miglioramento delle produzioni vitivinicole toscane attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni”, i cui primi risultati verranno presentati giovedì 8 maggio (inizio ore 9.15) a Vinci (Firenze) presso le Cantine Leonardo da Vinci, nel corso di un seminario organizzato dall’Arsia stessa e dal Dipartimento di ortoflorofrutticoltura dell’Università degli studi di Firenze.



Una conoscenza più ampia sui vitigni autoctoni è necessaria per la diffusione verso i viticoltori di genotipi in grado di rispondere alle esigenze produttive moderne: E’ fondamentale – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia – dare maggiore valorizzazione a quei vitigni autoctoni poco diffusi ma che invece possono dare ottimi risultati e rispondere in modo positivo alle diverse condizioni pedoclimatiche. Il progetto tuttora in corso ha poi il compito di studiare per ogni vitigno ed in ambienti diversi, la possibilità di applicare differenti tecniche colturali, in modo di individuare quelle più adatte per arrivare alle massime potenzialità produttive in termini soprattutto di qualità e di rafforzamento dell’identità delle produzioni toscane.

Ricerche che – aggiunge Mammuccini – sono state impostate in stretto contatto con i referenti delle aziende che ospitano i vigneti oggetto di studio.

L’incontro di Vinci, rivolto ad operatori e tecnici del settore, ha il compito di aggiornare sullo stato di avanzamento della ricerca promossa e finanziata dall’Arsia e dalle Province di Siena e Pisa, presentare i risultati ottenuti fino ad oggi e dare il via ad una prima analisi delle prospettive di diffusione dei vitigni autictoni con il mondo della ricerca, i tecnici e le imprese che operano nel settore.