Alessandro Benvenuti in "Come due gocce d'acqua" al Teatro Puccini
da venerdì 14 a domenica 16 gennaio ore 21.00 (dom ore 16.45)

Redazione Nove da Firenze

Un macchinista ed un elettricista teatrale si trovano per la prima volta a lavorare assieme sul palcoscenico di un teatro. I due devono montare la scena e le luci di una edizione polacca di "Aspettando Godot".
Mario, il capo macchinista alle cui dipendenze essi lavorano, si è dovuto assentare..... Cosicché ora i due devono finire il lavoro da soli.
Il macchinista è un calabrese ciarliere e beone; "l'elettrico" è un toscano chiuso e taciturno. Due tipi insomma mentalmente e fisicamente diversissimi tra loro.

Eppure l'estroverso calabrese sostiene che in fondo sono due tipi simili..... e il toscano, che sembra avere una vera e propria avversione nei confronti del meridionale, gli risponde sarcastico: "Come due gocce d'acqua".
Per i sentimenti contrastanti fra i due il lavoro di montaggio procede in un clima sempre più teso. Ma quello che inizialmente sembra assumere tutti i connotati di uno scontro a sfondo razziale si rivela a poco a poco qualcosa d'altro..... qualcosa di ben più complesso. Nel passato del toscano c'è un evento che ha prodotto in lui delle profonde ferite mai rimarginate.

Qualcosa che l’elettricista stesso non può controllare e che forse non ricorda nemmeno di avere. Qualcosa di dimenticato che un gesto casuale del calabrese fa riaffiorare dagli abissi dell'inconscio in tutta la sua dolorosità.
E così un pensiero si mette in moto nella testa del toscano. Un pensiero che l'altro, con la sua estroversione, contribuisce a far crescere.
Un pensiero estremamente pericoloso per il calabrese..... ma questo lui ancora non lo sa.