Bilancio Comunale: interviene Rifondazione Comunista
«Attaccare la nostra scelta di chiedere il rinvio dell'approvazione del bilancio comunale legandola ad un presunto impegno mancato contro il governo Berlusconi è strumentale. Se la maggioranza che governa Palazzo Vecchio avesse maturato l'obiettivo di attribuire all'approvazione anticipata del bilancio una chiara valenza contro il governo nazionale, sarebbe stato necessario coinvolgere, come condizione di base, le opposizioni di sinistra, perché su questo piano non è tollerabile nessuna divisione.
Deve altresì essere chiaro che non deleghiamo a nessuno la nostra rappresentanza nell'impegno di battere le destre. Nella vicenda del bilancio c'è stato un deficit di azione politica di cui non siamo i responsabili e che auspichiamo venga colmato in futuro». E' quanto affermano Monica Sgherri e Ornella De Zordo, rispettivamente capogruppo di Rifondazione Comunista e Unaltracittà/Unaltromondo. «Nel merito del rinvio a gennaio del bilancio - hanno aggiunto le due capogruppo - abbiamo chiesto una posticipazione del voto in consiglio perché facciamo politica seriamente e rendiamo conto agli oltre 27.000 elettori di sinistra che hanno scelto la nostra alleanza, fondata su un programma che persegue un modello di sviluppo sostenibile per la città, attento ai bisogni della persona e dell'ambiente.
Abbiamo deciso di approfondire i contenuti del bilancio per individuare le parti virtuose e valutare se votarle o meno, ma ciò non è stato possibile. Il rinvio ottenuto del voto sul bilancio non fa che riportare piena dignità al ruolo che la democrazia assegna al consiglio comunale. Solo dei consiglieri informati e resi partecipi delle politiche contenute nel bilancio possono votare serenamente un documento che incide in modo determinante sulla vita di centinaia di migliaia di cittadini fiorentini.
L'assessore Tea Albini - hanno aggiunto De Zordo e Sgherri - dichiara alla Nazione che "da settimane teniamo incontri per spiegare punto per punto il bilancio"; peccato che non si sia ritenuto opportuno fornire tali informazioni anche ai consiglieri come ripetutamente richiesto. Non corrispondono inoltre al vero le sue affermazioni riguardo a un "percorso di ampia consultazione e concertazione che è stato fatto con le commissioni consiliari": ripetutamente ci sono state presentati dati aggregati senza integrarli con documenti utili alla comprensione, incluso il dettaglio di come avverranno e di quanto saranno i tagli sui servizi.
Il confronto reale c'è stato solo e soltanto con le parti sociali e le associazioni di categoria. Un solo esempio: del passaggio da Tarsu a Tia siamo venuti a conoscenza dei possibili effetti derivanti dalla sua applicazione solo dai giornali. Appare dunque strumentale - hanno concluso i consiglieri Ornella De Zordo, Monica Sgherri, Anna Nocentini e Leonardo Pieri - l'esagerazione sugli effetti del rinvio della approvazione del bilancio. Da sempre i Comuni lavorano nei primi mesi in esercizio provvisorio, e mai sono avvenuti i disservizi paventati.
La nostra è una richiesta politica, anche se qualcuno insiste nel legarla ad un cavillo burocratico. Pretendiamo di essere informati delle scelte su cui siamo chiamati ad esprimerci». (mr)