Giornata Aids: Monciatti distribuisce vademecum davanti a tre scuole di Firenze e Sesto
I Verdi di Firenze invece hanno distribuito preservativi e volantini informativi nelle Università

Redazione Nove da Firenze

“Manteniamo alto il livello di informazione dei nostri giovani sull’Aids, perché sono loro i più esposti ai rischi di nuove infezioni”.
L’assessore provinciale alla pubblica istruzione, Marzia Monciatti, sottolinea con i dati la sua preoccupazione: “nei Paesi industrializzati le nuove infezioni stanno progressivamente coinvolgendo i giovani dai 15 ai 30 anni. In Toscana c’è un innalzamento di nascite da giovani donne sieropositive. Nei Paesi in via di sviluppo nel 2002 più del 15% delle nuove infezioni sono state registrate in giovani sotto i 15 anni”.

Proprio per questo Monciatti ha aderito all’iniziativa della “Lila”, la Lega italiana per la lotta contro l’Aids”, che ha realizzato e iniziato a diffondere all’ingresso delle scuole il vademecum “Più risposte, meno dubbi”, che spiega ai ragazzi come affrontare i rischi dell’Hiv. E questa mattina, in occasione della Giornata nazionale contro l’Aids, l’assessore si è unita ai volontari della Lila ed ha diffuso personalmente il vademecum all’ingresso di tre scuole superiori fiorentine: il liceo scientifico “Gramsci” di via del Mezzetta, il liceo classico “Galileo” di via Cavour e la succursale di Campi del liceo scientifico “Agnoletti”.

Sempre stamani i Giovani Verdi erano al polo universitario di Novoli con un "kit" di più di mille preservativi e tantissimo materiale informativo.

"Abbiamo deciso di puntare la sensibilizzazione - affermano il portavoce dei Verdi fiorentini Duccio Braccaloni, il consigliere provinciale Luca Ragazzo ed il rappresentante dei Giovani Verdi Leonardo Brogelli - soprattutto sui giovani ed in particolar modo sulle ragazze". "Di Aids - proseguono gli esponenti Verdi - si continua a morire anche in Toscana (3153 casi nel 2003, di cui 1007 nella provincia di Firenze). A essere colpiti soprattutto i giovani (su 1837 morti per Aids in Toscana nel periodo 1987-2000 ben 1441 (78%) erano compresi nella fascia di età 25-44 anni).

"Il problema - concludono i Verdi - è che continua ad essere inadeguata la percezione del rischio: molte persone si scoprono malate di AIDS senza essere venute prima a conoscenza della propria sieropositività. Continua inoltre ad essere sottovalutato il fatto che l'AIDS è un rischio per tutti: le modalità di trasmissione vedono ormai al primo posto il contagio attraverso rapporti eterosessuali e le più colpite sono le donne".