Calcio, il punto sul campionato dell'Empoli

Redazione Nove da Firenze

EMPOLI – Ad essere onesti i tre punti se li meritava il Perugia, ma il calcio è uno sport strano dove per vincere non conta soltanto essere superiore all’avversario, bisogna avere anche un po’ di fortuna e… saperla buttare dentro al momento giusto. E così è stato l’Empoli ieri pomeriggio al Castellani: brutto, impacciato, per lunghi tratti in balia dell’avversario, sempre sul punto di crollare, eppure capace (con un sempre più determinante Rocchi) di cogliere quell’unica occasione che gli si è presentata davanti.

La salvezza, alla fine, passa anche per questi episodi.
Un po’ di numeri
Tre punti recuperati sul Siena, il Lecce ed il Brescia, due (conditi d’aggancio) sul Modena. E così la zona hot della classifica s’allunga, a cominciare (per stessa ammissione del suo allenatore) dal Chievo, per finire al Perugia. Otto squadre in 11 punti, 7 in 7 se consideriamo gli umbri ormai al capolinea. Non c’è ombra di dubbio, le prossime sei giornate, e 18 punti, saranno giocate allo spasmo.


I prossimi impegni
Fuori casa il calendario è da urlo: Milan, Roma e Ancona. Due squadre in lotta per lo scudetto e una ormai retrocessa. Tre punti sono obbligatori, quattro o cinque un miracolo.
In casa il ruolino di marcia è ottimo: dal 2004 solo vittorie (4) e pareggi (3), 15 punti conquistati su 21, 10 gol fatti e 4 subiti (differenza +6). E proprio al Castellani scenderanno Brescia, Bologna (due impegni abbordabili) e l’Inter (all’ultima di campionato quando i giochi per la Champions potrebbero essere ormai chiusi, fatto questo importantissimo).

Morale della favola: categorico fare 7 punti.
I nodi
Di Natale è assolutamente da recuperare. Ha problemi fisici? Allora perché non provare una variazione tattica nel match contro il Milan e farlo così riposare? Gasparetto (ma che fine ha fatto? Nelle amichevoli infrasettimanali è cecchino implacabile) in avanti con Rocchi largo, oppure Rocchi al solito posto e Foggia (o Tavano) esterno sinistro nel trio di sostegno alla punta centrale.
Poi c’è la questione del centrocampo: la coppia Giampieretti-Grella non ha entusiasmato più di tanto.

Meglio puntare su Ficini che, nella fase centrale della stagione, ha messo in mostra ottime cose.
C’è poi da scoprire l’entità dell’infortunio patito ieri da Vargas. Un puntello troppo importante per la retroguardia.
Obiettivo minimo raggiunto, e ora?
Bisogna andare avanti senza fare troppi calcoli. Il quart’ultimo posto (leggi spareggio) è raggiunto, ma là davanti qualcuno ha iniziato a battere la fiacca e agguantarlo non sembra poi così impossibile. 18 punti sono infatti un bel gruzzolo per potersi dare per vinti o vincitori.

[S.R.]