Checcucci ( AN ) interviene sulla questione dei controlli alla Firenze Parcheggi

Redazione Nove da Firenze

«Sulle questioni dei parcheggi e delle multe ogni anno avevamo chiesto chiarimenti senza per lo più riceverne. Ora, almeno, gli investigatori potranno avere accesso ai dati necessari a far chiarezza su una gestione apparentemente disinvolta. Dopodiché la giustizia farà il suo corso naturale». Così la consigliera comunale di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci commenta «il blitz compiuto in Palazzo Vecchio dalla Guardia di Finanza e le esternazioni del sindaco Domenica». «Quando il sindaco afferma che l'indagine delle Fiamme Gialle sia frutto dell'avvicinarsi della campagna elettorale - ha osservato la Checcucci - forse dovrebbe riguardare la data della mia prima interrogazione sul tema, presentata nell'anno 2000 e seguita da altre numerosissime interrogazioni e mozioni ancora sull'argomento.

Certo, sarei orgogliosa se da questo mio lavoro condotto come membro di un'opposizione legittima e democratica nonché sempre solo in ambito istituzionale, fosse nata d'ufficio un'indagine di verifica. A meno che, come ultimamente va di moda, il sindaco non voglia incarnare lui medesimo sia la maggioranza che l'opposizione. Tutto il resto sono parole in libertà, ma d'altra parte Domenici va capito: si trova sotto pressione e va a ruota libera. Succede, quando ci si stizzisce, anche nelle migliori famiglie, comprese quelle istituzionali.

Sul reinvestimento degli incassi delle multe, in particolare - ha ricordato la consigliera di Alleanza Nazionale - ho presentato mozioni ogni anno dal 2000 ad oggi in corrispondenza con la discussione sui bilanci senza che mai mi sia stato fornito il dettaglio sull'impiego di tali risorse, definito a termini di legge. Solo lo scorso anno il vicesindaco Matulli mi fornì un appunto riepilogativo di tutta la legislatura corretto da lui a matita su un foglietto in cui, ora che lo rileggo, in effetti si dimostrava che i proventi delle multe servivano per pagare, fra l'altro, anche fitti passivi, telefono, riscaldamento e fondo previdenziale per i vigili stessi.

Ora, almeno, a prescindere dall'esito si farà per lo meno chiarezza. Anche per rispetto ai cittadini». (br)