Credito alle imprese: il ruolo di Fidi Toscana crescerà

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE- “Fidi Toscana deve diventare lo snodo centrale di un sistema di garanzie che permetta alle imprese di accedere a costi sostenibili a flussi di credito adeguati alle loro politiche di sviluppo. L’importante aumento di capitale sociale deciso consentirà alla società di ricostituire un’adeguata capacità operativa di intervento proprio nel settore delle garanzie e della finanza innovativa”. E’ l’opinione e l’auspicio dell’assessore al bilancio, alle finanze e alla programmazione economica della Toscana Marco Montemagni, sottolineati durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio 2002 di Fidi.

“Viviamo – spiega l’assessore – uno scenario economico e finanziario difficile, complesso e in continuo mutamento di cui sono parte anche gli accordi di Basilea 2”.
Questi accordi internazionali, ponendo nuovi criteri oggettivi e non più soggettivi per l’accesso al credito, complesse procedure di rating sui clienti e accantonamenti di capitale proporzionali al rischio assunto potrebbero infatti, secondo alcuni operatori, tradursi in una maggiore difficoltà di accesso al credito da parte degli operatori ed in tassi più elevati da parte delle banche alle imprese più rischiose: soprattutto alle piccole e medie imprese che costituiscono il cuore dell’economia toscana.

“In un contesto di mutamento dei mercati finanziari e di ridefinizione delle politiche pubbliche di intervento, - aggiunge l’assessore - Fidi Toscana deve non solo confermare e rafforzare la sua tradizionale operatività, ma anche diventare il principale centro tecnico strategico a disposizione della Regione per la realizzazione, l’attivazione, il monitoraggio ed il controllo delle iniziative nel settore del credito e della finanza di impresa”.
“Fidi Toscana – spiega Montemagni – che è partecipata dalle maggiori banche che operano sul territorio, rappresenta il punto naturale di rapporto tra Regione e sistema bancario toscano.

E’ in grado di attivare le sinergie necessarie a supportare, sotto il profilo finanziario, i processi di sviluppo. La società, oltre che di fondi di garanzia, dispone di numerosi altri strumenti finanziari a servizio delle imprese”. “Rafforzare del resto un sistema competitivo che faccia leva sulla “qualità toscana” e spinga ad investire sul futuro della nostra regione – conclude l’assessore – è anche uno degli obiettivi fondamentali del nuovo Programma regionale di sviluppo 2003-2005”.