Centrodestra: " la privatizzazione della Centrale del Latte solo dopo aver realizzato il nuovo stabilimento"

Redazione Nove da Firenze

«Se la Centrale del Latte fosse stata venduta a dicembre il Comune avrebbe perso, molto probabilmente diversi milioni di euro. Alla fine ci hanno dato ragione sia l'assessore Tani che il capogruppo dei DS Ugo Caffaz». E' quanto hanno detto i consiglieri del centrodestra proposito della relazione dell'assessore Tani sulla Centrale secondo i quali «occorre prendere ancor più in esame la possibilità di realizzare prima la costruzione del nuovo stabilimento nell'area Mercafir per poi passare alla vendita di una Centrale del Latte rivalutata» . «A fine febbraio - hanno spiegato - era arrivata un'offerta di 80 miliardi di vecchie lire e questo grazie ad un'opposizione coerente.

Ora comprendiamo che la vendita della Centrale del Latte, come abbiamo sempre detto, è stata fatta in un momento sbagliato. Sette anni fa la Centrale del Latte era in corsa come acquirente della Centrale del Latte di Roma, adesso invece è in vendita. Chi aveva soldi da spendere li ha spesi, chi aveva quote di mercato le ha raddoppiate e ora ha problemi con l'antitrust. Momento peggiore per posizionare questa azienda non esisteva. A Firenze nessuno vuole svendere un'azienda solida che per la città significa molto.

Per questo abbiamo sempre detto che la fretta era e resta cattiva consigliera. Una posizione che non può essere definita "immobilista" semmai "realista", anche alla luce del fatto che la procedura d'asta per la vendita dell'80% delle azioni è fallita. Bando che prevedeva un ricavo di 90 miliardi di vecchie lire, cifra che fu ripensata arrivando ad una nuova valutazione che si aggirava intorno ai 70 miliardi». «L'Assessore - hanno rilevato i consiglieri del centrodestra - ci dice adesso che ci sono elementi nuovi che ci consentono di ipotizzare un nuovo percorso, possibile però se si procede alla vendita dei siti della Mukki a Pistoia e a Livorno, e se si aumenta il capitale sociale bloccando però la procedura di vendita.

Inoltre, come ci conferma l'assessore, adesso si notano miglioramenti sul mercato. Siamo convinti sostenitori che la fretta sia sempre cattiva consigliera: occorre prendere ancor più in esame la possibilità di realizzare prima la costruzione del nuovo stabilimento nell'area Mercafir per poi passare alla vendita di una Centrale del Latte rivalutata. Lo abbiamo sempre detto, viste le novità positive del mercato ci sembra che possa essere questa la strada maestra da seguire. Credo che l'ordine del giorno votato il 9 dicembre a maggioranza sia oggi più che mai attuale.

A maggio l'assessore potrebbe ritornare in consiglio per aggiornarci sul percorso effettuato fermo restando il fatto che se le offerte che perverranno saranno ritenute non congrue o minori rispetto alle valutazioni scritte nel bando di gara, l'amministrazione e il consiglio comunale saranno richiamati ad esprimersi».