Il consiglio di amministrazione della Mukki ha approvato il piano industriale 2003 2007

Redazione Nove da Firenze

L¹azienda si dota così di uno strumento di programmazione della propria attività in un momento strategico per l¹assetto futuro della società. Mentre infatti procede l¹iter per la privatizzazione della Centrale, sono anche rispettati i tempi ed i passaggi che porteranno alla costruzione del nuovo stabilimento, necessario per razionalizzare le varie attività della Mukki e per liberare l¹area di via Circondaria dove sorgerà la nuova stazione ferroviaria fiorentina, interamente dedicata ai treni ad alta velocità.

Il piano industriale è il risultato dell¹aggiornamento e dell¹ottimizzazione dei precedenti piani, già approvati dal Cda - -spiega il direttore generale della Centrale del latte di Firenze, Livorno e Pistoia,Franco Bonifazi--. Il nuovo documento programmatico è attualizzato in virtù dei grandi impegni che sono stati assunti nell¹interesse dei soci e dei progetti di rilevanza nazionale, che sono legati alla Mukki. Attraverso il piano, la Centrale vuole rafforzare la sua politica di marketing integrato nel territorio toscano ma anche nella grande area urbana fiorentina.

Non a caso l¹azienda ha già ottenuto importanti certificazioni produttive ed ambientali, e mira a conseguirne altre che riconoscano il suo ruolo etico e sociale. Il piano industriale rientra in quelle necessarie pianificazioni che ogni azienda che si rispetti deve affrontare per poter crescere -- commenta Franco Cervelin, presidente della Mukki -- soprattutto quando coesistono progetti che determineranno l¹assetto futuro di un impresa. Nel caso della Centrale va sottolineato che ci siamo assunti l¹impegno di rispettare i tempi di realizzazione del nuovo impianto, liberando l¹area di via Circondaria per fare spazio alla nuova stazione dell¹alta velocità, progetto di interesse nazionale.

Inoltre il progetto imprenditoriale 2003-2007 conferisce all¹azienda maggiori capacità competitive per affrontare adeguatamente le sfide del futuro. Naturalmente, se l¹esito della privatizzazione sarà positivo, il piano industriale appena varato, potrà subire le modifiche che la nuova proprietà riterrà opportune. Nel caso opposto la Centrale avrà obiettivi e impegni ben definiti fino al 2007. E¹ venuto quindi il momento di lanciare una vera e propria sfida per la Mukki -- aggiunge il presidente Cervelin -.

Mentre infatti l¹attuale gestione della Centrale ha già offerto il proprio contributo di idee e proposte, analogo comportamento si attende dagli enti locali, le associazioni di categoria e di prodotto ed i sindacati dei lavoratori in un rinnovato ³patto per la Mukki².