Ennesimo sfregio agli Uffizi: il dibattito della politica

Redazione Nove da Firenze

"L'ordinanza che vieta i bivacchi sotto il loggiato degli Uffizi è un provvedimento opportuno che serve a tutelare gli Uffizi". È quanto ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani relativamente alle scritte apparse dopo la notte di Capodanno sulla statua di Duprè raffigurante Giotto, aggiungendo che "in ogni caso, non è sufficiente limitarsi a tutelare la piazza, è necessario valorizzare il Loggiato e tutto il Piazzale con un'apposita commissione che valuti l'ordine pubblico, valorizzi le opere d'arte e migliori la vivibilità dell'intera zona.

I riflettori vanno accesi realmente sugli Uffizi per evitare i bivacchi". Non è possibile, dunque, chiamare in causa il Piazzale degli Uffizi solo per parlare delle lunghe code di visitatori che lo animano o degli atti vandalici da stigmatizzare compiuti sulle opere d'arte esposte o sui muri. "È necessario - ha proseguito l'assessore Siliani - apprezzare la piazza come un'unica opera d'arte e credo che l'ordinanza in questione, possa servire anche ad assicurare maggiore serenità attorno agli Uffizi che sono una grande opera d'arte per non arrivare ad ulteriori provvedimenti come le cancellate e la chiusura dell'intera piazza come suggerito da qualcuno".
«Il senso civico dei commercianti è superiore a quello della giunta Domenici».

E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana a proposito della proposta di Riccardo Cascio, presidente dell'associazione "Per la difesa di Firenze", per «una sponsorizzazione, da parte delle categorie economiche, del servizio di vigilanza notturna delle guardie giurate agli Uffizi». «I commercianti e li artigiani - ha aggiunto Cigliana - sono sempre stati considerati dai governi di centrosinistra nazionali e locali come una categoria privilegiata da tassare in modo indiscriminato.

Anche la giunta Domenici non si è sottratta a questa logica ed ha attivato tutta una serie di imposizioni fiscali, dalla tassa sui rifiuti, al canone di concessione del suolo pubblico al balzello sulle insegne, che vanno a colpire queste imprese fiorentine che da sempre, grandi o piccole che siano, costituiscono il nucleo più vero e vivo della nostra città. Diversamente, il centrodestra nazionale e locale fonda la sua politica fiscale sul rispetto dell'impresa come concetto e come realtà economica insostituibile: la piccola impresa del commerciante e dell'artigiano è dunque al centro della politica del centrodestra, per la valorizzazione dell'imprenditore e dell'intero indotto, per la protezione del ruolo sociale svolto all'interno della comunità».

«Per questo - ha proseguito il capogruppo di Forza Italia - acquista particolare significato la proposta di Cascio: presentando la sua proposta e suggerendo implicitamente un impegno più generale per la tutela del patrimonio architettonico e artistico della città, ha dato conferma di un senso civico di gran lunga superiore a quello del governo Domenici. Il sindaco ha disperatamente tentato di trovare possibilità di un nuovo attacco al governo Berlusconi anche in tema di degrado dell'intera area degli Uffizi e per il resto ha saputo unicamente muoversi con indifferenza lasciando il sovrintendente Paolucci a lanciare da solo il grido di allarme.

L' associazione "Per la difesa di Firenze" e i commercianti hanno quindi evidenziato la non volontà di intervento della giunta e, facendosi carico di un degrado imputabile non a loro ma ai vandali indesiderati contro cui l'amministrazione non provvede, hanno dimostrato una precisa e intelligente volontà di collaborazione in forme nuove e moderne». «L'augurio - ha concluso Cigliana - è che il sindaco Domenici, sempre in altre faccende affaccendato, apprezzi questo desiderio dei cittadini e dei commercianti di condividere le scelte amministrative in tema di recupero dell'ambiente: anche questo potrebbe essere un esempio di "democrazia partecipata", che trasformerebbe i cittadini in soggetti attivi e non li lascerebbe più nel ghetto dei soggetti fiscali.

La sinistra ha di che meditare».
«Una ordinanza emessa al solo scopo di confermare quanto già contenuto in un regolamento di polizia municipale la dice lunga sul livello di imbarazzo istituzionale raggiunto e sulla debolezza del provvedimento». E' quanto ha dichiarato il vicepresidente della commissione cultura Graziano Grazzini sull'ordinanza antibivacco nel loggiato degli Uffizi. «Non solo il loggiato degli uffizi ma l'intero centro storico ha bisogno, per essere goduto da cittadini e turisti, di maggior ordine e decoro - ha aggiunto Grazzini - sono positive le rassicurazione che il soprintendente Paolucci ha ricevuto dai carabinieri ma è arrivato il momento di riproporre il ruolo della polizia municipale per la salvaguardia dell'incolumità di cose e persone e il rispetto della legge.

A nessuno può sfuggire che all'interno dei confini comunali i vigili urbani svolgono compiti di polizia giudiziaria».
«La necessità di difendere gli Uffizi da atti di vandalismo non può che essere sentita da tutti i fiorentini. Ma il divieto di sedersi sotto il loggiato significa anche privare di uno spazio di socializzazione tanti giovani con intenzioni del tutto sane e legittime. Per questo l'amministrazione deve indicare altri spazi, come per esempio piazza della Signoria e piazza Pitti, per fare incontrare i giovani».

Lo ha detto il capogruppo dei Verdi Alessio Papini. «Il divieto contenuto nell'ordinanza - ha spiegato Papini - non permetterà comunque di evitare il ricorso ad una sorveglianza assidua da parte delle forze dell'ordine mentre di fatto impedirà a tanti giovani di avere un luogo d'incontro. Il problema degli spazi di socializzazione è sempre più grave e il Comune si limita in genere a dare risposte repressive, dagli sgomberi di spazi abbandonati occupati, alle multe per attività ludiche ai divieti persino di mettersi a sedere in buona parte del centro storico».

«E' opportuno ricordare - ha sottolineato il capogruppo dei Verdi - come una comunità urbana considerata abbastanza chiusa come Siena permetta comunque a tutti i giovani l'uso di piazza del Campo per attività di socializzazione e incontro anche in orari notturni. Firenze non può essere da meno pena la trasformazione in una città dormitorio dove gli unici spazi dove è possibile incontrarsi sono quelli del circuito commerciale dei locali notturni. Chiediamo quindi che l'amministrazione valuti come elementi positivi le attività giovanili ludiche e musicali e indichi gli spazi più adatti per incontrarsi e li attrezzi in modo adeguato.

Piazza della Signoria e piazza Pitti potrebbero essere luoghi d'incontro di gran richiamo e splendido scenario ma si deve permettere di utilizzare almeno le scalinate luoghi per sostare e sedere liberamente. E' triste osservare che anche in aree pedonali come piazza della Repubblica, via Calzaioli o via por Santa Maria sia quasi impossibile sedersi per un turista o un cittadino, come se Firenze dovesse essere sempre visitata di corsa, senza potersi fermare un attimo ad ammirare qualcosa, a pensare, a cantare o a mangiare un gelato».