Crescono le nuove imprese, ma aumenta il tasso di mortalità presso le Camere di Commercio della Toscana

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 14 novembre 2002 Il numero delle imprese non agricole, registrate nel corso del terzo trimestre dell'anno presso le Camere di Commercio della Toscana, è aumentato di 1.576 unità segnando un tasso di crescita dello 0,46%. L'incremento è stato inferiore a quello dello stesso periodo dei tre anni precedenti, pur rimanendo al di sopra delle prestazioni del trimestre corrispondente del 1997 e del 1998. Le nuove iscrizioni sono state 5.910, per un tasso di natalità dell'1,71%: un valore superiore a quello evidenziato nel periodo luglio-settembre degli ultimi due anni ed in linea con il terzo trimestre 1999.

A fronte di un flusso di imprese in entrata ancora relativamente sostenuto, è tuttavia aumentato sensibilmente l'indice relativo alle imprese che hanno cessato la loro attività (4.334 per un tasso di mortalità dell'1,26%), rappresentando la peggiore prestazione del trimestre degli ultimi quattro anni.
E' il quadro definito dall'Ufficio Studi dell'Unioncamere Toscana, sulla base dei dati Movimprese (natalità e mortalità delle imprese) per il periodo luglio-settembre 2002, secondo il quale la performance toscana si colloca al tredecismo posto all'interno del panorama nazionale, pur restando in linea con i risultati delle principali regioni del Centro-Nord.
In controtendenza rispetto all'andamento del 2000 e 2001, nel periodo esaminato sono le imprese dell'area interna (+0,48%) ad essere cresciute ad un ritmo leggermente più rapido (il tasso di crescita dell'area della Costa è stato infatti del +0,42%), contribuendo ad alimentare per quasi i due terzi (62,7%) il saldo regionale toscano risultante dai flussi delle iscrizioni e delle cessazioni.
A livello provinciale, fanno registrare tassi di crescita più alti Pistoia (+0,88%) e Livorno (+0,81%), sono sopra alla media regionale Massa Carrara (+0,74%), Prato (+0,71%) e Grosseto (+0,67%).

Il peggiore andamento è stato evidenziato da Pisa (-0,21%, per -73 imprese), e si colloca in penultima posizione la performance della provincia fiorentina con un tasso di crescita solo dello 0,29%.
Sono state le società di capitali a fornire il maggior contributo alla crescita delle imprese toscane non agricole (+831 unità rispetto al secondo trimestre, per un tasso di crescita del +1,3%), confermando il successo dei modelli organizzativi imprenditoriali più strutturati.
Gli incrementi più significativi per settore economico vengono dalle costruzioni (+463 imprese iscritte presso le Camere di Commercio, per un tasso di crescita di +0,90 punti percentuali), ma sono positive anche le performance dei servizi (+208 imprese, pari al +0,10%) e tiene il comparto della metalmeccanica, che vede un aumento netto di 19 imprese (+0,12%).
Continuano invece le difficoltà del sistema moda, che lascia sul terreno altre 73 imprese rispetto alla fine del trimestre precedente (-0,28%), soprattutto a causa della diminuzione delle imprese del tessile-maglieria (-78 unità, per un -0,78%) e del cuoio-calzature (-31, corrispondente ad un meno 0,35%).

Buona invece la prestazione evidenziata dalle confezioni-abbigliamento (+27 imprese, pari allo 0,49% in più).
E un saldo negativo arriva dalle imprese agricole toscane (tasso di crescita di -0,31%) che, rispetto allo stesso trimestre del 1999, diminuiscono del 4,2%.
Per informazioni contattare presso Unioncamere Toscana - Ufficio Studi: Simone Bertini, tel. 055 2772.209, e-mail simone.bertini@tos.camcom.it
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