Caro prezzi: presto al via l’operazione “salvaportafogli

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE- Prezzi alle stelle, tariffe in costante rialzo, consumi al rallentatore. Questo lo scenario dominato, in queste settimane, dalle polemiche sul caro prezzi a livello nazionale cui fa da contraltare una crescente preoccupazione da parte dei cittadini disorientati che, a dispetto dei dati statistici, toccano con mano la progressiva perdita di peso del proprio portafoglio. Raccogliendo le legittime preoccupazioni dei toscani, espresse anche attraverso le numerose proteste giunte alle associazioni dei consumatori, Regione e Comitato regionale consumatori e utenti hanno deciso, a seguito di riunioni con le categorie economiche e i rappresentanti dei servizi pubblici, una serie di iniziative per salvaguardare il potere d’acquisto dei cittadini toscani.

Prima mossa, la predisposizione di un protocollo d’intesa che la giunta ha approvato oggi e che nei prossimi giorni sarà firmato da Comitato regionale consumatori, Regione, associazioni di categoria, sindacati, Cispel toscana (la confederazione degli enti di servizio pubblico) con l’obiettivo di aprire un confronto permanente sul tema dei prezzi, tema che sta a cuore ai consumatori così come al mondo della distribuzione e della produzione.
“Anche se la Regione non ha competenze dirette su prezzi e tariffe - spiega Susanna Cenni, assessore al commercio nonché presidente del Comitato regionale consumatori e utenti - crediamo che debba svolgere un ruolo importante nel coordinamento di politiche di autoregolamentazione, consapevoli che la ripresa dei consumi non può che derivare da una rinnovata fiducia dei cittadini nel futuro e non da generici appelli al consumo”.


“A questa prima inziativa - ha aggiunto l’assessore - farà seguito uno specifico confronto con gli enti locali, orientato alla verifica della qualità dei servizi pubblici locali, terreno sul quale la Regione Toscana ha già avviato iniziative attraverso la carta dei servizi, come pure sul tema dei trasporti e della sanità”.
La dinamica dei prezzi al consumo ha subito una forte impennata portando l’inflazione ufficiale, per il mese di settembre, al 2,6% rispetto all’1,7% programmato.

Una crescita dei prezzi decisamente superiore all’inflazione rilevata dall’Istat. Queste le premesse da cui muove la proposta di intesa che, per farvi fronte, individua una serie di interventi da mettere in atto nei prossimi mesi. Per definire e attivare tutti gli interventi previsti, viene costituito un gruppo di lavoro ad hoc, la “Consulta per la trasparenza dei prezzi e delle tariffe” che coinvolgerà su questi problemi anche gli enti locali.
Fra le iniziative più significative, la richiesta di rappresentanti dei consumatori nelle commissioni statistiche che effettuano il controllo sui prezzi e, per quanto riguarda i servizi pubblici, nelle sedi in cui si decidono le tariffe e si valutano i bilanci delle società di gestione.
Ma non è tutto.

Fra gli impegni contenuti nell’intesa anche l’utilizzo dell’impianto statistico esistente e dei dati dell’Istat sui consumi familiari per elaborare rapporti che rappresentino la reale incidenza dei rincari di prodotti e servizi sui bilanci delle famiglie, in particolare di quelle a basso reddito.
I soggetti che hanno aderito all’accordo si impegnano inoltre a fornire al sito “www.prontoconsumatore.it”, gestito dalle associazioni dei consumatori, le notizie relative alla formazione dei prezzi di mercato in modo da realizzare una banca dati di facile e pronta consultazione”.