Un convegno nazionale sulle specie animali alloctone a Firenze il 24 e 25 ottobre alla Sala Convegni della Cassa di Risparmio di Firenze

Redazione Nove da Firenze

È ormai ampiamente condivisa l'opinione di considerare l'introduzione di specie alloctone come una minaccia, reale o potenziale, per il mantenimento della biodiversità.
Sono ormai numerosi i casi in cui l'impatto causato dalla liberazione non solo di specie esotiche, ma anche più semplicemente di individui appartenenti a popolazioni localmente alloctone, ha pregiudicato la conservazione di singole specie autoctone o di intere comunità biotiche.
In Italia le problematiche legate alla gestione delle specie alloctone sono state affrontate in modo incisivo solo di recente, soprattutto in seguito a situazioni di emergenza.
Nel caso della nutria e del gambero rosso della Louisiana, la cui presenza stabile in Italia risale a periodi relativamente recenti, siamo di fronte a due specie il cui impatto si sta rilevando estremamente dannoso sia per quanto riguarda gli ecosistemi interessati, sia per l'interferenza negativa con varie attività umane.
Il convegno nasce quindi dall'esigenza di fare il punto della situazione sui vari tentativi di gestione, finalizzati alla limitazione del danno o al controllo numerico delle popolazioni, realizzati in Italia su queste due specie.
Nel corso delle due giornate saranno affrontati, con comunicazioni orali e poster, i temi e le esperienze più significative, non tralasciando però anche altri aspetti legati alla fauna acquatica in genere, al panorama legislativo ecc.
Come conclusione è prevista la stesura di un documento, concordato in una tavola rotonda conclusiva, con il quale si cercherà di elaborare un possibile approccio unitario al problema e di sensibilizzare gli enti competenti alla realizzazione di interventi il più possibile coordinati tra loro e con finalità ben definite.