Marchio di Agriqualità: approvati i principi per la zootecnia integrata e un disciplinare per i cereali

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE- Un provvedimento che segna un altro significativo passaggio verso il debutto sul mercato della farfalla bianca di Agriqualità, il marchio che consentirà ai consumatori di riconoscere i prodotti toscani di agricoltura integrata, ovvero di un'agricoltura caratterizzata dal minore uso di prodotti chimici, oltre che dal rifiuto degli organismi geneticamente modificati. E' questo il significato della delibera approvata dalla giunta regionale su iniziativa dell'assessore all'agricoltura Tito Barbini, che dà attuazione alla legge regionale 25/1999 sulla valorizzazione dei prodotti agricoli ed alimentari ottenuti con le tecniche di produzione integrata nonché alla legge 6/2000 sull'uso del marchio Agriqualità.

Con la delibera, che adesso dovrà essere notificata alla Commissione dell'Unione europea, sono stati infatti approvati il disciplinare di produzione integrata per i cereali nella fase successiva alla raccolta, nonché i principi generali sulle produzioni integrate zootecniche. I documenti sono stati elaborati dall'Arsia, l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura. L'esordio sul mercato per il marchio di Agriqualità è previsto entro il prossimo autunno. Saranno proprio i prodotti del settore cerealicolo - e quindi anche prodotti di largo consumo come il pane e la pasta - i primi a sfoggiare nelle loro confezioni il simbolo della farafalla bianca.