Festa Rom venerdì prossimo

Redazione Nove da Firenze

"Saranno in 300 -annunciava ieri La Repubblica- arriveranno da tutta la Toscana. Con i loro abiti colorati, i Rom partiranno da piazza della Signoria e si dirigeranno verso i lungarni, attraverseranno Ponte alle Grazie, ognuno con una candela e dei fiori nelle proprie mani. Scenderanno sulla riva dell'Arno da piazza Poggi. Al tramonto, abbandoneranno fiori e candele nel fiume metafora del lungo cammino che si colorerà di petali e di fiammelle: le anime degli antenati morti. Risuonerà l'inno Gelem gelem in memoria dell'Olocausto che, durante la Seconda Guerra Mondiale, falcidiò anche loro; poi il corteo, che sfilerà con la bandiera Rom (una ruota rossa su campi blue e verde) si fermerà poi sotto la torre di San Niccolò con cibo, canti, balli.

Una cerimonia (organizzata dall'Associazione Amalipe Romano in collaborazione con l'assessorato all' immigrazione del Comune di Firenze) che servirà anche da monito ai continui attacchi razzisti che questa etnia ancora subisce, costretta ad abbandonare i territori dove ha vissuto. E li ha trasformati in popolo di profughi, rifugiati, sfollati. Accadrà venerdi 8 aprile, giorno in cui, nel 1971, si tenne il primo congresso del popolo Rom, a Londra, e che adesso è stato proclamato Giornata internazionale dei Rom: ovunque, si celebreranno i mille anni dell' esodo dall'India.

Firenze compresa, dove i Rom sono più di 1000 (e circa 3000 in tutta la Toscana)".
"Al Comune non è stata richiesta nessuna risorsa economica per organizzare la cerimonia di celebrazione del Giubileo Rom che si terrà lunedì 8 aprile lungo le sponde dell'Arno". A precisarlo è l'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti che a nome del Comune di Firenze sottolinea che "sia le spese per l'organizzazione che quelle per il materiale informativo, volantini e manifestini sono a carico dell'associazione Rom Amalipe Romano".

Ciò non significa che l'assessorato all'immigrazione non dia il suo sostegno simbolico all'iniziativa nella forma del patrocinio: "crediamo molto, - ha voluto ribadire la Monciatti- nelle iniziative interculturali in genere e pensiamo che l'integrazione culturale passi anche da questo tipo di eventi che non coinvolgono solo i Rom, ma anche altri popoli le cui etnie sono presenti a Firenze. Vogliamo imboccare la strada del dialogo e del confronto."