Barbaro (DS): «Un errore legare la quotazione in borsa della società che gestisce l'aeroporto alla realizzazione della pista di rullaggio»
«E’ stato un errore correlare la quotazione in borsa e la cessione ai privati delle ulteriori quote azionarie della società “Aeroporto di Firenze” in mano pubblica alla realizzazione della pista di rullaggio». Il giudizio è del consigliere Antongiulio Barbaro (DS). «La realizzazione della bretella di rullaggio - ha proseguito Barbaro - non dipende unicamente dalla volontà di AdF, bensì da una molteplicità di soggetti, ovvero tutti quelli coinvolti nella valutazione di impatto ambientale nonché della variante al piano regolatore.
Si tratta di procedure complesse come dimostrano i tempi dell’attuale valutazione di impatto ambientale: aver dichiarato nel luglio 2000 alla società di controllo della borsa che la bretella verrà realizzata nel 2002 è stato un azzardo, e lo sarebbe di più se la prossima operazione di cessione di altre quote azionarie pubbliche continuasse a dare per scontati tempi e modi di tale opera». «L’allarme per l’eventuale perdita dei finanziamenti pubblici è peraltro un falso problema - ha proseguito il consigliere diessino - AdF ha recentemente ottenuto la gestione totale dello scalo che gli consente di attuare, con risorse proprie, anche realizzazioni infrastrutturali quale l’eventuale bretella di rullaggio.
A me pare che sia ben più urgente migliorare la qualità dei servizi a favore degli utenti dello scalo e l’inserimento ambientale delle manovre di volo. Mi domando: a che punto siamo con le procedure antirumore e con la necessaria classificazione acustica dell’ “intorno” aeroportuale? e che dire delle valutazioni appena sufficienti, e in alcuni punti mediocri, sulla qualità dei servizi a terra che emergono da indagini indipendenti?». «L’impegno attuale del Comune e di AdF - ha aggiunto Barbaro - dovrebbe concentrarsi su questi aspetti, pretendendo una valutazione ambientale di impatto ben fatta, ponendo le condizioni perché prima possibile i cittadini possano apprezzare miglioramenti tangibili, e favorendo per il futuro l’ingresso di un partner privato che abbia intenzione di investire su questi aspetti.
Se Civilavia è seccata per i ritardi della valutazione di impatto ambientale, io sono seccato con Civilavia che ha tempi biblici per attuare tutte quelle misure urgenti per ridurre l’impatto della scalo». «Per quanto riguarda la bretella di rullaggio - ha concluso il consigliere diessino- occorre ricordare che non serve per “mettere in sicurezza” il Vespucci: se le operazioni di volo non fossero sicure, l’aeroporto sarebbe già chiuso o le stesse dovrebbero subire ulteriori penalizzazioni operative.
Eventualmente può servire per rendere più agevoli le operazioni a terra e aumentare il numero dei voli: ma su questo secondo punto il Consiglio Comunale nel precedente mandato amministrativo ne sostenne la realizzazione senza l’aumento automatico dei voli, e nell’attuale ha chiesto di portare il rumore nelle zone residenziali contermini entro 60 decibel. Occorre quindi che siano verificate queste due condizioni».