'La Biblioteca del Mediterraneo': fino al 5 dicembre a Firenze un appuntamento per conoscere popoli e culture diverse

Redazione Nove da Firenze

Ricerca, documentazione e impegno di tutti, dagli Enti pubblici al mondo dell’associazionismo, dalla scuola alla famiglia. Sono questi i punti su cui un’integrazione reale può poggiare le proprie basi, avere fondamenta solide. E sono questi gli obiettivi de ‘La Biblioteca del Mediterraneo’, un insieme di mostre, percorsi bibliografici, corsi, laboratori e convegni’ che da oggi, e fino al 5 dicembre (per le tante presenze è già stata prorogata di tre giorni), si susseguiranno a Firenze.

Un appuntamento che l’assessorato alla pubblica istruzione ha realizzato grazie alla collaborazione di numerosi enti pubblici e privati, e che l’assessore Daniela Lastri ha presentato oggi all’Istituto degli Innocenti di Firenze. ‘’La vera integrazione interculturale inizia dalla scuola, e questo, ormai, è un dato che tutti, almeno sulla carta, sono disposti a sottoscrivere – ha spiegato l’assessore – anche se poi la sua traduzione nella pratica è molto più difficile. L’Amministrazione comunale di Firenze è da tempo impegnata a far sì che questi buoni propositi non restino nei cassetti o su protocolli firmati e poi dimenticati in qualche angolo degli uffici comunali’’.

‘’La Biblioteca del Mediterraneo, con tutti i suoi appuntamenti, ben si inserisce in questo percorso culturale. Sarebbe fin troppo facile – ha aggiunto l’assessore alla pubblica istruzione – ricordare qui la tradizione della nostra città, da sempre punto di incontro tra popoli e culture. Oggi questo non basta più: nell’epoca della globalizzazione, diventa importante che ogni popolo mantenga la propria cultura, ma che sappia anche integrarsi, e quindi vivere, in realtà diverse dalla propria’’.

‘La Biblioteca del Mediterraneo’ vuole aiutare gli insegnanti e gli operatori della scuola, ma anche i ragazzi e le loro famiglie, a comprendere le diversità che convivono nel quotidiano. E lo fa attraverso mostre, spettacoli o fiabe che diventano realtà grazie ad animatori capaci di coinvolgere gli alunni delle scuole che saranno chiamati a partecipare attivamente per tutto questo periodo. Perché poi resti un segno ancora più indelebile sono previsti corsi di formazione sull’intercultura riservati agli insegnanti, a coloro che ogni giorno sono impegnati a tradurre per i propri studenti, siano essi bambini della scuola dell’infanzia o ragazzi ormai vicini alla maturità, le nuove realtà.

‘’Infine, mi preme – ha concluso l’assessore Lastri – dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo progetto, fermarmi sulla mostra intitolata ‘la Cina è un aquilone’. In realtà Mediterraneo e Cina oggi appaiono due mondi estremamente lontani, ma non era così quando era fiorente e viva la ‘via della seta’. La mostra parte proprio da qui, dalla lunga strada che da Oriente portava fino a noi, e dove non passava solo la merce per gli scambi commerciali, ma vi transitavano storie, fiabe e tradizioni che hanno contribuito a far conoscere, reciprocamente, popoli geograficamente lontanissimi.

Oggi dobbiamo riaprire quella strada, e mille altre come quella, se vogliamo realizzare un interazione culturale vera, dove non esistono persone che sono ‘diverse’ da noi’’.

Programma
Visita alle mostre “La Biblioteca del Mediterraneo” e “La Cina è un aquilone” Per le scuole dell’infanzia, elementari e medie Periodo: Dal 12 novembre al 5 dicembre 2001 Da lunedì a venerdì: ore 9.00-16.00; sabato: ore 9.00-13.00
La visita alle mostre, a cura delle associazioni Biblioteca di Pace e Cospe di Firenze, è guidata da operatori–animatori interculturali originari di alcuni paesi dell’area mediterranea e della Cina.

La visita comprende laboratori tematici curati da esperti di: Regione Sardegna, Kenzi di Milano, Biblioteca di Pace e Cospe di Firenze Ad ogni turno, della durata di un’ora e mezza, partecipano due classi secondo i seguenti orari:
9.00–10.30; 11.00–12.30; 14.30–16.00
Il calendario delle visite sarà inviato agli insegnanti delle classi che hanno aderito all’iniziativa tramite comunicazione scritta; si precisa che le visite comprensive dei laboratori sono adattate per complessità e modalità d’intervento all’età degli studenti.

L’intero percorso ha un orientamento comune rispetto ai diversi temi trattati sia nei laboratori che nell’itinerario delle mostre.

Programma per le scuole
Sulla base delle prenotazioni da parte delle scuole, le classi sono accompagnate da operatori–animatori interculturali, bilingue, in un “viaggio” attraverso le produzioni dei diversi paesi, da Oriente a Occidente (una classe) e da Occidente a Oriente (l’altra classe), con un percorso comune “La via della seta”.

Sono infatti presenti due diverse sezioni: una interessa l’area Mediterranea (mostra “La Biblioteca del Mediterraneo”) e l’altra l’estremo Oriente, con la Cina (mostra “La Cina è un aquilone”). La “partenza” e il “passaggio” da Oriente a Occidente, e viceversa, rappresentano due particolari momenti rituali in cui i partecipanti sperimentano attivamente l’esperienza dell’incontro, della condivisione e dello scambio reciproco tra gruppi inizialmente “stranieri” tra loro.

Queste importanti tappe sono accompagnate da oggetti-simbolo, che segneranno le tracce e la memoria della presenza di ciascun alunno e alunna. Una carta d’identità del Mediterraneo potrà essere personalizzata e permetterà di navigare liberamente nel grande mare. Il viaggio presenta le diverse sezioni della mostra con lettura di brevi passi e una particolare attività di animazione. A ciascun gruppo verrà assegnato un tema sulla base del livello di classe e del programma della giornata.