Il ministro Matteoli a tutto campo: TAv, Pianosa, piani di bacino, ecc.
FIRENZE- "Ho l' impressione che l'osservatorio ambientale per la Tav
non abbia osservato a sufficienza. Vorrei che l'osservatorio
per la variante di valico facesse quel che deve fare:
osservare". Così il ministro per l'ambiente Altero Matteoli,
a Firenze per un incontro con la Regione Toscana, ha annunciato
la nascita di osservatori ad hoc gestiti dal ministero dell'ambiente. "Spero di avere la forza di non far tornare il carcere a
Pianosa". Lo ha detto il ministro per l'ambiente, rispondendo a chi gli ricordava che il
guardasigilli Castelli insiste per la riapertura dell'
isola-carcere.
«I piani di bacino non sono più solo atti progettuali, ma iniziano a diventare opere concrete.
Le future Finanziarie dovranno pertanto adeguarsi alla nuova realtà». E’ la precisazione che il presidente della Toscana, Claudio Martini, ha fatto al ministro dell’Ambiente Altero Matteoli in visita ieri a Firenze. Ad una domanda il ministro aveva infatti risposto che per i piani di bacino toscani in Finanziaria non ci sono risorse sufficienti: servirebbero 600 miliardi in tre anni, ce ne sono disponibili appena 180.
«E’ stato un incontro comunque positivo» commenta il presidente della Toscana, Claudio Martini, riferendosi alla lunga riunione, densa di questioni, che si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Bastogi.
Martini era accompagnato dagli assessori Franci e Conti, presenti anche tutti i dirigenti – del Governo, della Regione e dell’Arpat – dei vari settori interessati. «Ci sono elementi che meriteranno approfondimenti – ha aggiunto Martini - ma non esistono eccessive divaricazioni. Nella collaborazione con il governo noi individuamo del resto una posizione strategica. E questa, all’indomani della vittoria del sì nel referendum, penso che sia la migliore risposta a chi temeva che le Regioni potessero usare il federalismo e la loro autonomia in funzione antagonista e non collaborativa.
Questo non fa parte della visione toscana».
Nell’incontro tra il ministro ed il presidente della Toscana si è parlato anche di acqua e della partita idrica («la questione forse più discussa» ha confessato Martini, in riferimento soprattutto allo stadio di attuazione della legge Galli), dei piani di bacino dell’Arno, del Serchio e di quelli che dovranno successivamente essere elaborati, ma anche della variante di valico inevitabilmente, dello smaltimento dei rifiuti e della Livorno-Civitavecchia.
Al riguardo Matteoli ha ribadito che occorre fare presto: «Parlerò domani con il ministro alle infrastrutture Lunardi.
E’ lui che dovrà decidere». C’è infatti un progetto già approvato, quello dell’Anas. «E la Regione su quello è d’accordo, – ha detto Martini – salvo una piccola modifica ad Orbetello per cui abbiamo già trovato una soluzione assieme al sindaco della città. Quel progetto ha riscosso infatti l’approvazione di tutti i comuni. Ricominciare significherebbe perdere chissà quanto altro tempo».
Il presidente Claudio Martini si è infine detto soddisfatto per quanto riguarda l’osservatorio ambientale.
La Regione Toscana aveva chiesto al ministero di assumere una diretta responsabilità per sbloccare l’impasse creatosi. E il ministro Matteoli ha raccolto l’invito.