Il problema traffico: a tutto campo il dibattito su ztl e targhe alterne

Redazione Nove da Firenze

«I provvedimenti sul traffico cittadino della giunta Domenici non sono decisioni superficiali né garantiscono successo elettorale». E’ quanto ha dichiarato il capogruppo del PPI Gianni Conti. «Su questi sacrifici richiesti - ha aggiunto Conti - si può, pretestuosamente, sollevare un vespaio senza fine, o la rabbia violenta degli utenti del motore, ma è la sola scelta saggia che, oggi, dev’essere fatta nell’interesse del bene superiore: la salute».
«E’ mancato il coraggio di affrontare seriamente il problema traffico a Firenze».

Il giudizio è del capogruppo dei Verdi Alessio Papini secondo il quale «le resistenze di una parte della giunta appaiono immobilistiche, miopi e conservatrici, utili a preservare l’interesse di pochi a discapito della salute di tutti». «A fronte di una situazione sanitaria sempre più grave - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - per colpa di un’atmosfera cittadina inquinata da sostanze cancerogene e leucemiche, a rischio in particolare per i bambini e tutti i cittadini in genere, abbiamo assistito ad uno stravolgimento delle linee indicate dal Vicesindaco Cioni per risolvere in modo più incisivo la situazione dello smog a Firenze».

«In particolare - ha sottolineato Papini - la rinuncia a contenere il traffico dei ciclomotori, forse la principale fonte di inquinamento, avrà conseguenze molto negative. Qui non si tratta di diritto alla salute, che comunque deve prevalere, contrapposto al diritto alla mobilità, ma al diritto ad un certo tipo di mobilità. Infatti ci sono molti modi di muoversi, alcuni inquinanti ed altri no». «Ancora peggio - ha rilevato l’esponente del centrosinistra - le decisioni della giunta che vanno contro a prese di posizione del Consiglio comunale e della commissione consiliare competente ma non è finita qui: la battaglia sul traffico è la più importante di questa legislatura.

Una battaglia per la salute dei fiorentini». «A questo punto - ha concluso Papini - chiediamo urgentemente un raddoppio delle piste ciclabili in città, la creazione di nuove zone pedonali anche fuori dal centro, un potenziamento dei parcheggi scambiatori in modo che funzionino davvero. Le auto devono fermarsi in zone esterne alla città e da lì deve esserci un efficiente collegamento ATAF, attualmente del tutto insufficiente, a fronte di un costo a chilometro elevatissimo. E’ necessario anche integrare le ferrovie con i mezzi dell’ATAF, portare i treni dal Mugello che vengono dalla Faentina a Santa Maria Novella e utilizzare le stazioni periferiche per lasciare l’auto e utilizzare il treno per raggiungere il centro cittadini: ad esempio presso la stazione di Castello potrebbe essere incrementato la capacità del parcheggio scambiatore.

Nulla di tutto ciò nelle decisioni della giunta. Le targhe alterne una volta alla settimana sono davvero poca cosa e le tramvie necessitano ancora di molti anni. Se le capacità della giunta, espressione del Centrosinistra cittadino, di affrontare il problema traffico sono queste, forse gli obiettivi condivisi sono completamente da rivedere e urge un vertice di maggioranza».
Firenze non può permettersi il lusso di rinunciare alle centinaia di spazi vuoti all’interno della ZTL: se l’obiettivo è questo, i mezzi per raggiungerlo devono essere trovati».

Il giudizio è della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci che lunedì scorso, in Consiglio comunale, ha presentato una mozione sul recupero di spazi per la sosta in ztl. Secondo la Checcucci «il principio di recuperare spazi esistenti e della necessità di coinvolgere più da vicino i garagisti privati nell’offerta di sosta non può non trovare concreta attuazione in una città che sta soffocando ed in cui il ridisegnare strisce di colori diversi per terra o introdurre la ZCS notturna non ha effetti incrementativi dei posti per le macchine».

«I parcheggi previsti - spiega la consigliera di AN - arriveranno chissà fra quanti anni e, nel mentre, credo sia doveroso da parte di un’amministrazione fare i conti con un’emergenza reale: la mancanza di posti dove lasciare la macchina. La filosofia della riduzione dei veicoli in circolazione deve andare di pari passo con quella di far sì che i cittadini parcheggino il più possibile all’interno delle strutture esistenti invece che per strada e, contestualmente, di permettere a chi lo desidera di lasciare la macchina rispettando la legge, ma all’interno della ZTL, perché lì si trovano un gran numero di autorimesse che hanno centinaia di posti a disposizione non solo per i clienti abituali ma anche per quelli occasionali».

«Garantire il diritto alla sosta ove ve ne siano le possibilità - conclude la Checcucci - non può essere omesso solo perché si persegue in astratto una filosofia che vuole sempre meno macchine: fare i conti con la realtà, con quello che è e non solo con quello che si vorrebbe che fosse è una caratteristica che giustappunto differenzia il politico dal filosofo. Il dibattito nello scorso Consiglio comunale, durato più di due ore, ha dimostrato che la maggioranza non era compatta: segmenti della Margherita si sono pronunciati favorevolmente sulla mia mozione ed è evidente a tutti che sul traffico e la sosta la maggioranza consiliare ed il governo cittadino non sono compatti.

Occorreranno molte riunioni di maggioranza in vista del Consiglio comunale sul traffico».
«Le targhe alterne sono incostituzionali». Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Valerio Abbate. Secondo Abbate «questo provvedimento, se realizzato, favorirà soltanto i cittadini più ricchi, ovvero coloro che possiedono, in famiglia più auto». «E chi invece ha una sola vettura - si è domandato il consigliere di Forza Italia - come potrà recarsi al lavoro?». «Come di recente ha spiegato il professor Pier Luigi Cervellati, il padre della cosiddetta “urbanistica di sinistra” - ha aggiunto Abbate - le targhe alterne e la moltiplicazione semafori sono provvedimenti che servono solo ad ingolfare il traffico.

Ed a Napoli, ad esempio, le targhe alterne sono state un fallimento». «Questo provvedimento è il classico “tappabuchi estemporaneo” - ha concluso l’esponente di centrodestra - a quando soluzioni concretamente utili e progetti organici?».