Il Piano generale di sviluppo pratese sarà realizzato con il contributo scientifico del Pin

Redazione Nove da Firenze

Il Piano generale di sviluppo della Provincia, dove viene stabilita la strategia di programmazione dell’ente a breve e lungo termine, sarà realizzato con il contributo scientifico del Pin. La Provincia ha stabilito un’intesa con l’università e sottoscriverà una convenzione specifica per la collaborazione scientifica e la stesura del piano. Intanto ieri pomeriggio il consiglio provinciale ha dato il via libera al documento contenente gli indirizzi generali del piano. La delibera – illustrata dall’assessore alle Politiche economiche, Fabio Giovagnoli e dal presidente Mannocci – è stata approvata a maggioranza.

A favore hanno votato i consiglieri Ds, Democratici e Ppi. Voto contrario hanno espresso i gruppi di An, Ccd e Forza Italia. Il Piano generale di sviluppo definirà – sul presupposto dei principi guida del federalismo e della sussidiarietà - le strategie di programmazione e coordinamento dell’ente sia in relazione al sistema degli enti locali del territorio che alle politiche sociali, del lavoro, di incentivazioni e concertazione dello sviluppo economico e per uno sviluppo diversificato, delle politiche di relazione con il sistema comunitario.

La strategia sarà quindi definita guardando alla Provincia nel sistema delle autonomie, alla programmazione economico finanziaria e all’investimento pubblico, al distretto e all’innovazione economica, al lavoro e alle relazioni sociali, alla cultura e al turismo, alle politiche ambientali e territoriali e allo sviluppo sostenibile. Nella redazione del Pgs – si sottolinea nel documento di indirizzi – sarà garantito il più ampio coinvolgimento di tutte le componenti sociali in un processo di concertazione ampio.

Due le scadenze già fissate per la redazione del piano il prossimo giugno e il febbraio 2002. Il capogruppo del Ccd, Mencattini, ha sostenuto la necessità di organizzare – nella definizione del piano – alcune conferenze di programmazione per zone della Provincia coinvolgendo le realtà direttamente interessate è ha sottolineato come il Pgs avrebbe dovuto essere redatto in stretta relazione con il Ptc. Gino Benvenuti, per Rifondazione, ha ritenuto insufficiente il riferimento al federalismo e alla sussidiarietà.

A questo proposito ha contestato la “sussidiarietà orizzontale” che mette sullo stesso piano soggetti pubblici e privati e dove l’impresa svolge un ruolo di condizionamento. Per Stefano Ciuoffo del Ppi il piano – parallelo al Ptc – costituisce uno strumento per verificare l’operato dell’ente e per valutarne la ricaduta con azioni mirate sul territorio. Lucia Nencioni, capogruppo di FI, ha sostenuto che gli indirizzi del Piano sono generici, riducendosi all’elencazione di cose da fare, e ha lamentato al mancanza di qualsiasi riferimento al Pianto dei trasporti.

Secondo Renzo Baroncelli dei Ds il documento di indirizzi incide in “maniera forte” sulle politiche di programmazione della Provincia e contiene indicazioni precise su come l’ente intende muoversi. “Perplessità forti” sono state avanzate da Gianni Cenni di An che ha lamentato mancanza di chiarezza sui contenuti e sulle linee di attuazione. Paola Baldini per i Ds ha affermato che il lavoro di redazione del Pgs, che afferma una visione della Provincia fortemente radicata nel territorio, vedrà necessariamente il coinvolgimento della commissione competente e del consiglio.

Stefano Orlandini, capogruppo di An, ha affermato di vedere il documento in chiave elettorale per una giunta che non si è presentata puntuale ad appuntamenti importanti come il Ptc e il Piano dei rifiuti e ha contestato il contenuto scarso e la mancanza di concretezza del documento. Il capogruppo dei Ds, Alessandro Baldi, ha sostenuto che il documento di indirizzi costituisce una cornice non generica per il lavoro di redazione ed è aperto al contributo di maggioranza e minoranza, oltre che delle forze economiche e sociali .

Gianfranco Fiaschi di FI ha affermato di non essere disponibile a “dare patenti” prima di aver visto i contenuti del piano. Secondo Paolo Ciolini dei Democratici è fondamentale, per la Provincia, l’impegno per la programmazione e il ruolo del consiglio nella determinazione degli indirizzi del Pgs.