Il "giardino mai nato" in Via Mariti

Redazione Nove da Firenze

Gli insegnanti che da 12 anni seguono la vicenda del Triangolo Verde, il "giardino mai nato" alla confluenza dei torrenti Terzolle e Mugnone in Via Mariti, commentano con una punta di amarezza i contenuti del comunicato stampa emesso il 15 novembre dal Comune di Firenze in relazione al "progetto di giardino" di Via Mariti.
Gli insegnanti tengono a precisare alla pubblica opinione che:
 da oltre un anno un cartello annuncia in quel sito una "sistemazione a verde" mai realizzata;
 se oggi si può parlare ancora di una possibilità di spazio verde in quell'area, anziché di una stazione di servizi carburanti, bisogna ringraziare la Scuola Elementare Goffredo Mameli, i suoi bambini, i suoi educatori e gli studenti dell'ITI Leonardo da Vinci: l'insediamento di una pompa di benzina in un sito ambientalmente pregiato alla confluenza di due torrenti è stato sventato solo grazie alle iniziative di sensibilizzazione promosse da queste scuole negli ultimi 12 anni in collaborazione coi cittadini (tre petizioni popolari, feste con piantumazione di alberi e di aiuole fiorite, altre manifestazioni), oltre che attraverso l'approvazione di una osservazione al Piano regolatore depositata il 4 dicembre '93 dai greenboys dell'ITI Leonardo da Vinci;
l'Amministrazione comunale e l'assessore all'Urbanistica avevano invece approvato l'insediamento carburanti, con concessione edilizia, nel 1996;
 giacciono inutilizzate negli archivi dell'ITI Leonardo da Vinci decine e decine di tavole di progetto nate - dietro richiesta e con finanziamenti dell'Amministrazione Comunale di Firenze già negli anni 1988 e 1989 - grazie alla collaborazione dell'ITI Leonardo da Vinci e dell'Istituto Professionale Elsa Morante;
 giacciono ugualmente inutilizzati presso l'ITI i progetti di risistemazione dell'argine realizzati con la collaborazione della Scuola elementare Mameli e dell'Università di Firenze (Facoltà di Architettura).
Non compare nel comunicato dell'Amministrazione comunale alcun riferimento o riconoscimento all'azione delle scuole.

Alle scuole non è dato sapere, del resto, i contenuti del progetto annunciato col comunicato dell'Amministrazione comunale.
Gli educatori ricordano che alla base della progettazione realizzata in questi anni vi sono due requisiti qualificanti, caratteristici della cosiddetta "urbanistica partecipata":
 la partecipazione delle scuole e delle famiglie alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione del giardino, affinché possa crearsi e consolidarsi un rapporto affettivo positivo fra piccoli, adulti e territorio;
 l'economicità dell'opera, perché la spesa pubblica prevista non vada a detrimento delle altre priorità sociali esistenti nella nostra città.