Gli ambientalisti criticano il Piano regionale di sviluppo

Redazione Nove da Firenze

Il Piano regionale di sviluppo della Toscana ''fa riferimeno alla strategia dello sviluppo sostenibile'', ma ci sono punti ''scarsamente condivisibili'' in proposito e mancano elementi che evitino di far restare tale caratteristica ''solo una enunciazione di principio''. Lo sostengono i rappresentanti di Ambiente e lavoro di Legambiente e del Wwf, che chiedono al consiglior egionale di tenere conto delle loro osservazioni.
Le tre associazioni, in particolare, chiedono l'integrazione delle organizzazioni ambientaliste, del volontariato e del terzo settore ''nelle sedi istituzionali della concertazione come fatto di innovazione istituzionale'', oltre alla ''trasversalita' dello sviluppo sostenibile nelle politiche regionali come criterio informatore del Prs''.
Tra i punti che gli ambientalisti ritengono ''scarsamente condivisibili'' c'e' ''il giudizio lusinghiero sulla situazione ambientale toscana''.


Le richieste sono invece relative alle infrastrutture per la mobilita', per le quali ''il Prs deve dedicare un'attenzione particolare alla definizione di efficaci sistemi di monitoraggio ambientale'' e alla difesa del suolo, dove serve ''una corretta gestione forestale''. Nel settore della formazione e lavoro, lamentano infine Ambiente e lavoro, Legambiente e Wwf, manca l'innovazione ''verso professionalit' legate ai settori della tutela e della protezione dell'ambiente''.