La piccola e media impresa toscana sono un modello per l'Europa

Redazione Nove da Firenze

Le Regioni mediterranee dell' Unione Europea vogliono che la Regione Toscana abbia un ruolo di guida per tutta l'area nel settore dei distretti industriali e che la sua esperienza nella piccola e media impresa sia alla base dei progetti di collaborazione e di partenariato.
E' quanto emerso a Marsiglia alla conferenza finale dell'Ami (Ateliers mediterranei interregionali), il progetto comunitario che ha consentito a un gruppo di regioni italiane, francesi e spagnole di effettuare studi e approfondimenti per costruire prospettive di sviluppo comune nell'area mediterranea.
"E' stato un lavoro intenso e proficuo - ha detto il presidente Claudio Martini durante il suo intervento - che e' servito a definire terreni di confronto e di cooperazione.

Intorno ai principali settori dell'economia mediterranea sono state chiaramente individuate non solo le sfide e le opportunita', ma soprattutto gli assi strategici di cooperazione, le azioni da sviluppare in maniera coordinata per cogliere le opportunita' derivanti dalla futura istituzione della zona di libero scambio fra Unione europea e Paesi terzi del Mediterraneo e i progetti da far maturare nel quadro dei Fondi comunitari". Sono stati otto i temi chiave sviluppati dalla regioni mediterranee: l'agricoltura e la pesca, l'ambiente, il turismo, i trasporti, la cooperazione decentrata, le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l'insularita', le piccole e medie imprese.


E' su quest'ultimo punto che si e' concentrata l'azione della Regione Toscana. L'esperienza dei distretti industriali e' servita a individuare possibili linee di intervento futuro nell'ambito di sistemi locali euromediterranei all'interno dei quali potranno essere costruite forme di partenariato e scambiati modelli e progetti.
"Finalita' comune al nostro e agli altri progetti sviluppati - ha concluso il presidente Martini - e' stata ed e' quella di stimolare e sostenere una progressiva integrazione fra gli strumenti e le risorse esistenti all'interno di quella grande, unica area che e' il Mediterraneo".