Ieri adottato il programma regionale di sviluppo 2001-2005 e il Dpef 2001
Saranno
trasmessi al consiglio entro il prossimo 11 agosto. Sono cosi' rispettati i
tempi previsti dalla normativa di tre mesi dall'insediamento della nuova
giunta. L'adozione dei due documenti e' stata preceduta da un'intensa fase
di concertazione, che ha consentito di affinare il Prs sulla base delle istanze
avanzate dalle forze economiche e sociali e con le istituzioni locali.
Per l'assessore alla programmazione Marco Montemagni "il Prs e il Dpef
rappresentano gli strumenti di cui la Regione si e' tempestivamente dotata
per cogliere al volo le prospettive di ripresa economica e per compiere quel
salto di qualita' necessario a valorizzare pienamente le 'toscane della
Toscana', i differenti motori del nostro sviluppo: un obiettivo possibile in
un contesto di giustizia sociale, di crescita del benessere, di stabilizzazione,
aumento e qualificazione della base occupazionale".
L'assessore Paolo Benesperi, che nel mese di luglio ha condotto il tavolo
di concertazione sul Prs, ha sottolineato "lo straordinario contributo che le
forze sociali e istituzionali hanno portato all'elaborazione e all'affinamento
del Programma: una novita' assoluta per le dimensioni che il processo di
concertazione ha assunto e per i tempi estremamente ristretti in cui e' stato
assicurato".
Il Prs, che pone le opzioni fondamentali dello sviluppo sostenibile e delle
politiche del lavoro, e' composto di tre parti: la prima consiste in un
quadro analitico della situazione economica e sociale della Toscana; la
seconda enuncia i quattro progetti speciali individuati dal programma di
governo della legislatura (giovani, sicurezza, informazione e conoscenza,
sburocratizzazione) e le sei strategie settoriali (autonomia speciale, attivita'
internazionali, territorio e ambiente, economia e lavoro, cultura istruzione
e formazione, welfare); la terza delinea il processo di attuazione del
programma, indicando le risorse da utilizzare, gli strumenti di attuazione
delle azioni e il sistema di valutazione, monitoraggio e controllo.
Il documento di politica economica e finanziaria (Dpef) ha carattere
congiunturale e si compone di due parti: la prima analizza la situazione
istituzionale, ambientale e sociale, lo stato di salute della popolazione, i
risultati della programmazione regionale nel 1999; la seconda fa il quadro
delle risorse finanziarie, delle scelte compiute, degli obiettivi specifici e
dei risultati da conseguire nel 2001 grazie ai piani, programmi e progetti
attivati.
Il Dpef contiene anche gli indirizzi per la formazione del bilancio 2001, che sara' elaborato a settembre e trasmesso entro il mese di ottobre al consiglio regionale.