Coordinamento interregionale trapianti: per i prossimi tre anni sarà della Toscana
E' il frutto dell'accordo Airt tra Emilia Romagna,
Piemonte, Valle d'Aosta, Puglia, Provincia autonoma di Bolzano e
naturalmente Toscana. Una collaborazione tra amministrazioni che nel
1999 e' risultata prima per donazioni rispetto agli altri raggruppamenti
nazionali con 20 donatori per milione di abitanti (rispetto ai 13,7 del dato
medio nazionale) - secondo quanto affermato dal direttore del Centro
nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa, intervenuto stamani in
Consiglio regionale alla cerimonia di passaggio delle consegne in
rappresentanza del ministro della sanita' Veronesi - e che nell'ultimo
triennio ha registrato 2000 coordinamenti con 7000 organi scambiati.
A sottolineare l'importanza simbolica attribuita alla breve cerimonia la
presenza del presidente Claudio Martini, che ha ricordato l'impegno
assunto negli ultimi anni dalla Regione per attrezzarsi in questo settore
sanitario, come pochi altri definibile "salva vita": tanto da risultare l'anno
scorso prima regione in Italia per donazioni.
Per Enrico Rossi, assessore al diritto alla salute, lo sforzo organizzativo avviato va proseguito con la massima applicazione, per accrescere sempre piu' il numero delle donazioni e la capacita' di collaborazione nell'ambito del sistema sanitario nazionale tra i vari livelli di coordinamento dei trapianti.