Occupazione nell’economia della conoscenza – Nuova Strategia

Redazione Nove da Firenze

La CE ha lanciato una nuova strategia per promuovere l’occupazione e le competenze nella nuova “economia della conoscenza”, al fine di aiutare l’Europa a recuperare il ritardo accumulato nei confronti degli Stati Uniti d’America in materia di accesso a Internet e di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.
Questa iniziativa intende rendere la società dell’informazione accessibile a tutti i cittadini europei, per i quali, è auspicabile, costituirà una ricca fonte di occupazione.

L’accesso a Internet in Europa si concentra attualmente nella sua parte settentrionale, tra le fasce sociali ad alto reddito.
L’obiettivo di questa nuova iniziativa è costruire un’economia globale basata sulla conoscenza che, secondo la CE, è uno dei modi per poter generare, nei prossimi anni, posti di lavoro e crescita in Europa.
Facendo appello ai governi europei affinchè accolgano le raccomandazioni, il documento della CE sostiene che, entro il 2010, la metà dell’insieme dei posti di lavoro sarà concentrata nei settori legati alla società dell’informazione ed esortando ad avvantaggiarsi delle opportunità che ne conseguiranno.


Il documento affronta inoltre le debolezze e i rischi che frenano l’Europa, tra cui l’esclusione sociale e la mancanza di competenze informatiche e di innovazione.
Al fine di superare tali difficoltà, la CE raccomanda che entro il 2002 si provveda a dotare tutte le scuole di una connessione a Internet, garantendo che gli insegnanti siano in grado di trasferire le necessarie competenze informatiche.
Per ciò che riguarda l’ambiente di lavoro, è opportuno che, secondo quanto suggerisce il documento, vengano offerte ai dipendenti opportunità per migliorare le proprie competenze informatiche e si garantisca che le apparecchiature siano facilmente accessibili, soprattutto per i disabili.

Il documento incoraggia inoltre l’elaborazione di quadri flessibili per prassi di telelavoro che soddisfino le esigenze delle aziende e dei dipendenti.
Al fine di estendere l’accesso a Internet, si raccomanda la creazione di punti d’accesso pubblici, nonché la formazione delle persone all’utilizzo, oltre alla creazione di siti Internet di facile uso per i cittadini, contenenti informazioni sui diritti civili e i servizi pubblici.
Infine, è opportuno incoraggiare le imprese attraverso politiche fiscali che premino l’assunzione del rischio, nonchè promuovendo l’utilizzo degli strumenti della società dell’informazione da parte delle PMI nel quadro di programmi pubblici.



GV