Emergenza Kosovo: una dichiarazione del Sindaco di Pisa Paolo Fontanelli
"Ieri Pisa ha riaffermato il suo desiderio e la sua volontà di pace. Lo ha fatto per voce delle sue assemblee elettive, fattesi interpreti della profonda preoccupazione del popolo italiano per l'azione militare in corso nei Balcani e il continuo aggravarsi delle condizioni della gente del Kosovo, costretta dalle milizie serbe ad un esodo senza precedenti. E' a partire da tutto ciò che Pisa ha rinnovato la richiesta di fermare i bombardamenti e contestualmente la repressione nel Kosovo, aprendo così la via alla ripresa del dialogo politico e diplomatico, sia con iniziative dei Paesi europei, sia con iniziative delle Nazioni Unite.
In questo difficile contesto l'obiettivo è e resta la ricerca della trattativa e, dunque, la fine delle azioni militari e la pace. Tanto più inopportune, oltre che da condannare per il metodo, appaiono dimostrazioni come quella che stamane ha visto un gruppo di giovani protestare in modo scomposto nella sede dei Democratici di Sinistra. Un fatto grave per Pisa e la sua vita democratica, proprio perché tende a far prevalere logiche di scontro o di rivalsa politica, molto lontane dal merito e della gravità della guerra.
Tale gravità richiede, al contrario, un grande sforzo di dialogo, se non di comprensione, anche per preparare convenientemente la città agli impegni umanitari di accoglienza dei profughi che continuano a fuggire dal Kosovo e per i quali il nostro Paese è stato il primo ad attivarsi con uomini e mezzi. La mozione votata ieri dalle assemblee elettive della città e della provincia di Pisa richiama, come primarie, la necessità della pace e dell'accoglienza e rivolge in questo senso un appello che deve trovare un ascolto sincero e consapevole presso tutti i cittadini".