6 patti territoriali da 1.500 miliardi
Si tratta di 296 progetti che vedono coinvolti i territori di 10 Province, 17 Comunità montane, 208 Comuni e 4 regioni confinanti e per cui si ipotizza la creazione di 3.000 posti di lavoro. Il via libera dal Ministero del Tesoro, ai decreti di finanziamento conferma l'autorizzazione per la Toscana di 6 dei 7 patti presentati. Il VII, della Provincia di Pisa, non ha ricevuto il finanziamento statale, ma sarà finanziato entro poche settimane. "Per la Toscana si tratta di un traguardo importante -commenta il presidente della Regione Vannino Chiti- perché testimonia come le realtà locali abbiano saputo cogliere le opportunità di sviluppo offerte da questo strumento.
E' anche un importante test per la Regione, che ci ha creduto e ha sostenuto fin dall'inizio le istituzioni locali interessate. La momentanea esclusione di Pisa è dovuta ad un mero errore procedurale, non imputabile agli enti locali. Sono però certo che entro breve anch'essa sarà ammessa". "I Patti siglati nella nostra regione -osserva l'assessore Mauro Ginanneschi- hanno permesso di attivare, a fronte di circa 23 miliardi di contributi regionali, il massimo delle risorse esistenti a livello locale, sia nel settore pubblico che in quello privato".
Il patto dell'Appennino Centrale è stato inviato direttamente alla Comunità europea, ottenendo un finanziamento statale di 100 miliardi. Tutti gli altri patti, con l'eccezione di quello di Livorno, hanno visto fra i sottoscrittori anche la Regione Toscana, che ha contribuito complessivamente per 23 miliardi e 150 milioni.