25 aprile: le iniziative per celebrare l’80° anniversario

Redazione Nove da Firenze

Nel 2025 ricorrono gli 80 anni da quella data, dalla liberazione del Paese dal nazifascismo. Il 25 aprile del 1945 quindi, con l’insurrezione generale si chiude per il nostro paese, anche se la guerra si concluderà la settimana successiva, un lungo e doloroso periodo: la dittatura fascista, la guerra, l’occupazione nazista, le stragi, gli eccidi, i bombardamenti. Deportati, internati, prigionieri scampati alla morte e di cui i familiari non avevano più notizie rientreranno in Italia alla spicciolata fino a al 1947.

Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza, ricorderà l’80° anniversario della Liberazione nazionale con tantissime iniziative. Venerdì 25 aprile alle 10 ci sarà la cerimonia di deposizione di una corona di alloro in onore dei caduti di tutte le guerre in piazza Unità Italiana, alla presenza della sindaca Sara Funaro, della prefetta Francesca Ferrandino, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, di rappresentanti delle associazioni combattentistiche e delle Forze armate, a seguire ci saranno le preghiere di suffragio. Da lì partirà il corteo che raggiungerà Palazzo Vecchio. Alle 11 è prevista la cerimonia sull’arengario. Interverranno la sindaca Sara Funaro, il giornalista Aldo Cazzullo, la presidente Anpi provinciale di Firenze e componente del Comitato nazionale Vania Bagni. Alle ore 17.30 sull'arengario di Palazzo Vecchio concerto della Filarmonica Giacomo Rossini diretta da Giampaolo Lazzeri.

“Questo 25 aprile ha un significato particolare. – sottolinea la sindaca Sara Funaro - Sono trascorsi 80 anni dalla Liberazione del nostro Paese, un anniversario che merita di essere celebrato con intensità e partecipazione. Ora più che mai, in un contesto internazionale difficile e preoccupante, è fondamentale riaffermare i valori che sono alla base della nostra democrazia e del vivere civile. Donne, uomini, giovani, hanno perso la vita in nome di tutto ciò, ricordare il loro sacrificio significa ricordare ciò che siamo, perché ciò che è accaduto non si debba più ripetere”.

Moltissime le iniziative dislocate in tutta la città in occasione dell’80° anniversario della Liberazione.

Si intitola "Un fiore per partigianə e deportatə", l'iniziativa organizzata da Anpi e Aned provinciali, Comune e Città metropolitana di Firenze, insieme all'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea e alla Federazione regionale toscana delle Associazioni antifasciste e della Resistenza: in 28 luoghi dei cinque quartieri fiorentini individuati come simbolo della Resistenza, ogni cittadino potrà portare un fiore, a testimonianza del momento collettivo di partecipazione che rappresenta la celebrazione del 25 aprile.

In sala d’Arme a Palazzo Vecchio ci sarà “La memoria della Resistenza ed il contributo delle donne”, una selezione di video in proiezione continua che riassumono il valore e l’impegno della lotta di liberazione dal nazifascismo e il fondamentale contributo di tante donne, nelle giornate di giovedì 24 dalle 10 alle 13 e venerdì 25 aprile dalle 10 alle 18. Venerdì 25 aprile alle 8 al cimitero monumentale di Trespiano l’iniziativa “Diamo un futuro alla memoria” organizzata da Anpi e dalla Rete democratica fiorentina, con l’assessore alla Cultura della Memoria Benedetta Albanese.

E poi non mancheranno eventi nelle biblioteche e nei cinque quartieri della città.

"Una data che segna non solo la fine dell’occupazione tedesca e del regime fascista, ma soprattutto la rinascita della nostra democrazia, la riconquista della libertà e la nascita della Repubblica - è il commento dell'assessora alla Cultura della memoria Benedetta Albanese - Ottanta anni fa persone coraggiose, donne e uomini, si sollevarono contro l'oppressione, sfidarono la paura e offrirono le loro vite per affermare un principio fondamentale: la dignità umana, la libertà e la giustizia sono valori non negoziabili. Oggi, la Resistenza è un patrimonio che appartiene a tutto il paese. È un dovere istituzionale, ma ancor prima morale e civile custodirlo, trasmetterlo alle nuove generazioni e difenderne il significato. In un tempo in cui tornano a soffiare venti di intolleranza, revisionismo e autoritarismo, il 25 aprile non è una ricorrenza del passato, ma una bussola per il presente e per il futuro".

Le Biblioteche comunali propongono un ricco programma di eventi per celebrare il 25 aprile con presentazioni di libri, conferenze e letture ad alta voce offrendo l'opportunità di riflettere sui valori della libertà, della Resistenza e della democrazia. Promuovono anche Memorie di Resistenza fiorentina, un progetto che raccoglie storie di persone ed eventi che hanno contribuito alla Resistenza della città e che ha l’obiettivo di promuovere un patrimonio di memoria storica collettiva.

Tante, infine, le iniziative dislocate nei cinque quartieri della città. Al via una rassegna di iniziative, previste per il 25 aprile ma anche nei giorni precedenti e seguenti, con momenti di commemorazione organizzati dal Quartiere 1 e dal Quartiere 5 in collaborazione con le sezioni A.N.P.I. Brozzi, Enriques Agnoletti, Peretola, Rifredi, Rigacci; con i Circoli Arci Il Campino, Tre Pietre, Castello, Il Lippi, e con gli S.M.S.

Serpiolle, Rifredi e Peretola. Il 25 aprile a partire dalle 17:00, presso il Circolo “25 Aprile” in via Bronzino 117, si terrà l’inaugurazione della nuova piazza e la presentazione ufficiale del murale realizzato da Guerrilla Spam per celebrare la memoria storica e il valore della partecipazione collettiva, iniziativa promossa in collaborazione con il Quartiere 4. Nel quartiere 2 deposizione di una corona nella Cappella adiacente lo Stadio Comunale e iniziativa a Villa Bracci (stradone di Rovezzano 33) con proiezione di un film, corteo e posa della corona al ceppo commemorativo.

Celebrazioni del 25 aprile, infine, anche nel quartiere 3, a partire dalle 8 e mezza con la deposizione della corona ai caduti in piazza Elia Dalla Costa.

In occasione dell’Anniversario della Liberazione d’Italia, i Musei Civici Fiorentini Fondazione MUS.E, in partenariato con Unicoop Firenze, offrono una serie di visite gratuite, affinché, in particolare i più giovani, possano ricordare e valorizzare uno dei momenti chiave della storia del Paese, per riscoprire la passione e gli ideali di quei ragazzi e ragazze che allora lottarono per l’Italia. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Unicoop Firenze, nell'ambito del progetto Under 30 promosso dalla cooperativa per facilitare l'accesso dei più giovani alla cultura. Il programma di visite è aperto a tutti, con una quota di posti riservati ai giovani fra i 18 anni (compiuti) e i 30 anni (da compiere).

Alle 10 e alle 11.30 sarà possibile visitare il Memoriale delle Deportazioni, un tempo allestito all’interno del Block 21 del campo di Auschwitz I e oggi fruibile a Firenze in virtù della collaborazione tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Prato, ANED e Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana. Il Memoriale è una straordinaria opera d’arte immersiva, frutto della progettazione corale dello studio di architettura di Milano BBPR, dello scrittore Primo Levi, del pittore Mario “Pupino” Samonà, del regista Nelo Risi e del compositore Luigi Nono.

Sempre alle 10 e alle 11.30 e anche nel pomeriggio alle 15 e alle 16.30 saranno attive anche le visite tematiche al MAD Murate Art District. Il complesso delle Murate, infatti, è un luogo denso di memoria che attraversa i secoli, dal Quattrocento a oggi: da convento femminile a carcere cittadino a centro di arte contemporanea. La visita del Carcere Duro, la zona detentiva più severa, e la lettura di documenti scelti consentiranno ai partecipanti di aprire una discussione interattiva all’insegna della Resistenza e resilienza di ogni epoca.

Infine, alle ore 11, 12.30, 15 e 16.30 presso il Museo Novecento sarà possibile partecipare a speciali visite centrate sulla mostra Retroscena – Storie di resistenza e dissidenza nella Collezione Della Ragione, a cura di Sergio Risaliti, Eva Francioli e Chiara Toti. A ottanta anni di distanza dalla lotta di liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, la mostra indaga il rapporto tra gli artisti e il regime attraverso le opere di maestri che hanno vissuto, subito o contrastato le politiche del fascismo e che sono stati amati e protetti dal collezionista Alberto Della Ragione, tra cui Scipione, Mario Mafai, Antonietta Raphaël, Renato Guttuso, Renato Birolli ed Emilio Vedova.

Per celebrare questa data il Comune di Fiesole, dopo aver organizzato nelle settimane scorse una serie di incontri nelle Case del Popolo e nelle scuole con il progetto “E questo è il fiore” curato dal prof. Matteo Albanese, venerdì 25 Aprile ha in programma le celebrazioni istituzionali.

Si inizia alle ore 9 al Ponte della Badia con la visita al cippo in ricordo di Franco Bracci, alle 10 deposizione di una corona di alloro con il sindaco Cristina Scaletti alla Lapide dei Caduti al Parco della Rimembranza – San Francesco e alle ore 10.30 in Piazza Mino la deposizione alla Lapide dei Caduti. Alle 11.30 concerto in piazza della Società Filarmonica di Fiesole Giuseppe Verdi.

 Il 25 aprile sono in programma le iniziative per la Festa della Liberazione organizzate dal Comune di Calenzano, in collaborazione con Anpi. La giornata si inserisce nell’ampio calendario “80 anni di LiberAzione”, iniziato il 4 aprile scorso, che fino al 29 maggio prevede a Calenzano incontri con approfondimenti storici, spettacoli, laboratori per bambini.

Si parte alle ore 8,30 dal municipio per la commemorazione ai cippi sul territorio; alle ore 10 in piazza Vittorio Veneto la commemorazione al monumento ai caduti.

Per raggiungere Valibona sono organizzate delle escursioni: alle ore 7,30 partenza da La Bottega dell’Allegria a Legri (info: 3512250273); alle ore 8 partenza dalla Casa del Popolo di Calenzano (info: 055.2693977); alle ore 8,30 partenza dal circolo Arci di Carraia (info: 055.8819072); alle ore 9 partenza dal circolo Arci Le Croci, sentiero Rifugio Gensini (info: 055.8877028). Alle ore 9,30 partenza dal Tiro al piattello. Si consiglia un abbigliamento comodo, scarpe con suola scolpita, una borraccia d’acqua.

Alle ore 12 sono in programma la commemorazione e gli interventi istituzionali al cippo di Valibona. Il gruppo "MaggiAllegri" accompagnerà le celebrazioni al Memoriale con "Canti di liberazione e di lotta".

A seguire, pranzo all’aperto con servizio di ristoro organizzato dal Circolo Arci di Carraia e dalla Misericordia di Carraia. Alle ore 14 camminata con visita guidata a una grotta sul crinale della Calvana, a cura dell’Unione Speleologica Calenzano. L’attrezzatura necessaria per scendere in grotta sarà fornita gratuitamente dall’organizzatore, si consiglia un abbigliamento comodo con pantaloni lunghi, scarpe da trekking. Iscrizione obbligatoria entro le ore 13 al banchino presso il Memoriale di Valibona. Durante l’intera giornata il Memoriale sarà aperto e visitabile, a cura dell’associazione I Birboni.

Per consentire le iniziative, il traffico veicolare sarà vietato dalle ore 8 alle ore 18 nel tratto compreso tra l’ex Tiro al piattello fino al quadrivio dopo Valibona, con presidi a cura della Polizia municipale e della Vab.

Campi Bisenzio si prepara a celebrare l'80° Anniversario della Liberazione con un ricco programma di iniziative che coinvolgeranno tutto il territorio, da Campi a Valibona, per ricordare e onorare la Resistenza e i suoi protagonisti.Le celebrazioni si apriranno la mattina di giovedì 25 aprile omaggiando figure simboliche della memoria campigiana. Alle ore 8:45 verranno deposti fiori in ricordo di Lanciotto Ballerini e Guglielmo Tesi presso il cimitero comunale, e un omaggio sarà dedicato anche a Tosca Fiesoli nel giardino a lei intitolato.Alle ore 9:15 seguirà la deposizione di una corona in memoria dei caduti in Piazza Palagione, e alle 10:00 si terrà la tradizionale Santa Messa presso la Pieve di Santo Stefano.

Il momento centrale della giornata sarà la cerimonia istituzionale delle ore 11:00, con un corteo che partirà da Piazza Matteotti e si concluderà con la deposizione delle corone al Monumento dei Caduti e in Piazza Dante.Alle 21:00, la giornata si concluderà con un evento culturale presso il Teatrodante Carlo Monni dove andrà in scena lo spettacolo "Quello che rimane" di Tommaso Santi, con Andrea Bacci, per la regia di Massimo Bonechi.

Anche Valibona, luogo simbolo della Resistenza, sarà teatro di importanti momenti commemorativi. Alle 10:00 partirà un cammino dal Tiro a Piattello delle Croci di Calenzano, che condurrà fino al cippo dei caduti, dove alle 12:00 verrà deposta una corona d'alloro in collaborazione con il Comune di Calenzano. La giornata proseguirà con un pranzo al sacco e letture partigiane dedicate ai bambini e alle bambine.

La celebrazione dell'80° Anniversario della Liberazione costituirà per l'Amministrazione comunale di Impruneta un'occasione fondamentale per riaffermare i valori della memoria, della democrazia e della partecipazione civica. Attraverso un ricco programma di iniziative commemorative, culturali e sociali, che si svolgeranno dal 24 aprile al 3 giugno 2025, si intenderà coinvolgere l'intera comunità in un percorso condiviso di riflessione, consapevolezza e impegno attivo verso i principi fondanti della Repubblica.Il programma prenderà il via giovedì 24 aprile alle ore 21:00, al Teatro Moderno di Tavarnuzze, con lo spettacolo '''"Le strade della Liberazione",''' a cura dell'Associazione culturale Vieniteloracconto, che proporrà letture di giovani e giovanissimi dedicate a sette protagonisti della Resistenza, a cui saranno intitolate alcune vie cittadine.

Da almeno 80 anni è la natura a presidiare la Storia. Un ‘testimone’ speciale che vigila sulla memoria di Pratale, nel comune di Barberino Tavarnelle, con una luce perennemente accesa sulla cultura antifascista. Un gigante verde che profuma di bosco misto a sacrificio, di morte mescolata a rinascita. Quella quercia, alta una trentina di metri, che vide agonizzare dodici contadini, giovani e adulti, fucilati alla testa dalla furia nazista all’imbrunire del 23 luglio 1944, è sempre lì, ben salda nella terra, in una radura nei pressi di Sambuca Val di Pesa, con le radici forti e lunghe, a testimoniare l’orrore subito dai civili rifugiati nella campagna chiantigiana, vittime inermi durante il passaggio del fronte.

All’ombra di questa secolare pianta, immersa nella macchia che confina con i vigneti del Chianti Classico, Mirella Lotti, 90 anni, da sempre sostenuta dal marito Francesco Vermigli, anch’egli testimone diretto del secondo conflitto mondiale che seminò violenza e morte nella vicina collina in località Fabbrica, continua a raccontare i tragici fatti della strage di Pratale che visse da bambina e con essa la disperazione della perdita dei propri cari. Con determinazione, straordinaria lucidità, attenzione ai dettagli, la testimone, una delle ultime preziose voci del secondo conflitto mondiale, rievoca l’esperienza di una vita spezzata, il dolore mai cancellato dal tempo, che si risveglia ora più che mai, toccato nel vivo dall’ottantesimo anniversario della festa della Liberazione che si celebra venerdì 25 aprile.

Mirella non smette di riaprire le angoscianti finestre della memoria. E anche di fronte alle telecamere della stampa internazionale ripercorre i momenti salienti di una vicenda che segnò profondamente il territorio e la coscienza civica di Barberino Tavarnelle. Non dimenticare i martiri della strage di Pratale è per lei una missione e un impegno quotidiano. “Il ricordo di mio padre Giuliano e mio nonno Carlo, - commenta Mirella - trucidati a sangue freddo, insieme ad altri dieci contadini, giovani e adulti dai 20 ai 60 anni, deve continuare a vivere nella dignità e nella verità della mia testimonianza.

Io seguiterò a parlare di tutti loro finché avrò vita, con il loro massacro i nazisti causarono una ferita immensa che per molte famiglie del nostro territorio non si è mai rimarginata, perdonare si può, dimenticare è impossibile. La vita ti insegna semmai a convivere con il dolore e apprezzare tutto ciò che si ha dando valore alla semplicità delle piccole cose”.

E’ stata la televisione di stato della Svizzera, la RSI, a puntare l’obiettivo in questi giorni sugli efferati accadimenti della strage di Pratale, con una doppia intervista al sindaco David Baroncelli e alla testimone Mirella Lotti nel luogo della strage, vicino al monumento dedicato alla memoria delle vittime e all’albero secolare alle cui radici l’erba, un tempo ricoperta di sangue, da 80 anni cresce più forte e vigorosa ad ogni primavera. Il servizio del giornalista Claudio Bustaffa, che andrà in onda venerdì 25 aprile sulla Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana, ha focalizzato l’attenzione sulla drammatica esperienza di resilienza di Mirella ripercorsa attraverso gli occhi di una bambina di soli dieci anni, costretta a conservare nel tempo le immagini di un’infanzia ingiustamente rubata, sostenuta esclusivamente dalla forza della sopravvivenza contadina.

Un sodalizio tutto al femminile alimentato, giorno dopo giorno, dal coraggio della mamma e delle altre donne di Pratale, rimaste vedove o orfane.

La testimonianza di Mirella scandisce ogni momento vissuto nel terrore di quel lungo 23 luglio 1944, a poche ore di distanza dalla Liberazione di Tavarnelle avvenuta ad opera delle truppe neozelandesi: dalla cattura delle famiglie Lotti, Raspollini, Cresti e Gori, sorprese mentre cenavano nel casolare di Pratale dove erano sfollate, con l’irruzione dei nazisti della 4a Divisione Paracadutisti, alla separazione di donne e bambini da una parte e uomini dall’altra, all’allontanamento straziante del padre e del nonno, poi assassinati a colpi di mitraglia nel boschetto di Pratale fino al tragico ritrovamento dei corpi senza vita all’alba del giorno dopo.

Per i fatti di Pratale, il percorso di valorizzazione culturale ed educativo della memoria legata alla strage, il progetto di divulgazione della conoscenza storica dei testimoni, condotto grazie ad alcuni autori e artisti del territorio, in primis l’attore e regista Massimo Salvianti, il Comune di Barberino Tavarnelle è stato insignito lo scorso aprile della medaglia d’oro al merito civile, conferito dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Il sindaco Baroncelli ha ripercorso il lavoro della rete istituzionale che a livello regionale ha intrapreso una battaglia di civiltà e memoria sulle stragi nazifasciste al fine di dare voce e supportare i familiari delle vittime che chiedono di accedere al Fondo istituito dal governo (ristoro dei danni subiti dalle vittime del Terzo Reich). “Di fronte alla constatazione di un nuovo stop di questo complesso percorso, - ha sottolineato il primo cittadino - anche laddove sono stati raggiunti accordi transattivi, non possiamo che continuare a lavorare con l’attività di comunicazione e informazione e far sentire la nostra voce per onorare quella medaglia d’oro al merito civile che la nostra comunità ha ottenuto in ragione dei fatti di Pratale”.

I dodici uomini uccisi per mano nazista il 23 luglio 1944 rispondono ai nomi di Livio Gori, Giuseppe Gori, Serafino Gori, Omero Gori, Marcello Gori, Bruno Gori, Giuliano Lotti, Carlo Lotti, Angiolo Cresti, Attilio Cresti, Oreste Cresti e Giuliano Raspollini. Dallo scorso anno inoltre è stato aggiunto al cippo dei martiri di Pratale il nome della tredicesima vittima, Rino Raspollini, morto di tifo il 3 agosto 1944.

In occasione dell’80^ anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il Comune di Cantagallo organizza una giornata di commemorazioni, musica e teatro per rendere omaggio alle partigiane e ai partigiani che hanno lottato per la libertà. Ecco, in dettaglio, le iniziative di venerdì 25 aprile 2025.