Gilgamesh: l’epopea del Re di Uruk

La storia più antica del mondo disegnata a china e acquerello. Prima assoluta a Firenze venerdì 22 novembre 2013

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2013 14:16
Gilgamesh: l’epopea del Re di Uruk

Gilgamesh, re sumero di Uruk, eroe valoroso alla ricerca della propria umanità, torna da un antichissimo passato, disegnato a colori e con la voce di Francesco Pannofino. Dodici tavolette di argilla, trovate in Mesopotamia a fine ‘800, ne hanno rivelato le gesta avventurose, collocabili tra il 2600 e il 2500 a.C. Precedente ai più noti poemi epici e allo stesso Omero, scritto in caratteri cuneiformi, il più antico racconto del mondo è proposto ora in una nuova versione, con illustrazioni a china e acquerello, nel volume “Gilgamesh.

L’epopea del Re di Uruk” (L’asino d’oro edizioni, pag. 72, Euro 20), opera della grafica francese Laurie Elie, della pittrice iraniana Forough Raihani e della giornalista italiana Alessandra Grimaldi. Il libro sarà presentato per la prima volta in Italia, a Firenze, venerdì 22 novembre 2013 presso la Libreria Ibs (via de’ Cerretani 16/r, ore 18). Insieme alle autrici interviene Francesco Burroni, attore. Il racconto poetico segue l’intreccio misterioso del testo antico, scandendo il percorso umano dell’eroe amato dagli dei.

Gilgamesh vuole conoscere l’immortalità, ma il suo viaggio lo porterà a scoprire la sua sorte di essere umano tra gli umani. Narrazione allegorica di una crisi, di una sfida, di una ricerca umana, l’epopea del Re di Uruk si dipana tra lotte, gioie, incontri, passioni, mostri, catastrofi e alterni personaggi, tra i quali l’impavido e selvatico Enkidu, sorta di alter ego dell’eroe. Il libro contiene un excursus sulle scoperte e la storia della decifrazione delle tavolette di argilla rinvenute dagli archeologi nei “tell” della Mesopotamia, i cumuli di detriti che per millenni hanno custodito i segreti della magnifica e arcaica civiltà sorta tra il Tigri e l’Eufrate.

A iniziare dall’inglese George Smith, che nel 1872 diede alla comunità scientifica internazionale l’annuncio che avrebbe cambiato la storia della cultura: aveva decifrato la tavola del Diluvio, una delle più intense dell’epopea di Gilgamesh, tra le migliaia che componevano la biblioteca del re assiro Assurbanipal, che fu il primo nel VII secolo a.C. a raccogliere e custodire le tracce scritte delle gesta del Re di Uruk. I lettori di “Gilgamesh. L’epopea del Re Di Uruk”, potranno vivere le emozioni del racconto attraverso l’audiolibro, abbinato al volume, con letture in formato mp3 (musiche di Giorgio Giampà) affidate alla voce dell’attore e doppiatore Francesco Pannofino, scaricabile gratuitamente sul sito de L’asino d’oro edizioni, digitando un codice presente all’interno del libro.

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