Giornalisti e scrittori iraniani a Chiusi

Famiglia ospitata dal Comune in seguito ai problemi in patria. Saranno ospitati per almeno un anno grazie alla rete internazionale delle città rifugio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2011 14:44
Giornalisti e scrittori iraniani a Chiusi

Una famiglia di giornalisti e scrittori iraniani, con seri problemi legati alla libertà di espressione in patria, sarà ospitata dal Comune di Chiusi per almeno un anno. Si tratta di Mohammad Hassan Ehsan Abedi, della signora Sepideh Jodeyri e del loro piccolo figlio Ario. La giovane coppia è arrivata grazie alla rete internazionale delle città rifugio, di cui fa parte la Regione Toscana, che in questo momento vede Chiusi come unica città attiva del centro-nord d’Italia.

È dal 2004 che Chiusi ha aderito a questo progetto, creato dal Parlamento internazionale degli scrittori. Lo stesso parlamento si è rifondato, due anni dopo, nel Comitato degli scrittori in prigione, che agisce tramite la rete Icorn, il network a difesa della libertà di espressione. “Abbiamo colto l’importanza dell’iniziativa – osserva il vicesindaco Fausto Bardini – con il suo portato di crescita culturale e umana, anche per i nostri cittadini. Ospitare intellettuali perseguitati nel proprio Paese – aggiunge Bardini - rappresenta una presa di coscienza, uno scambio di esperienze molto apprezzato”.

L’operazione è diventata possibile grazie alla famiglia Ottieri. La scrittrice e giornalista Maria Pace, figlia del celebre scrittore Ottiero, nonché nipote di Valentino Bompiani ha messo a disposizione un suo appartamento a Chiusi. Per un anno, o forse due, qui starà la famiglia di Hassan Ehsan Abedi, giornalista, poeta, scrittore di racconti, traduttore e critico letterario molto famoso in patria. Ha diretto i più importanti giornali riformisti e lavorato per le campagne elettorali del vecchio presidente dell’Iran Mousavi e dell’attuale leader dell’opposizione Katami.

Questa collocazione politica ha provocato per lui e la moglie veti, censure, chiusura dei loro giornali. Alcuni loro amici sono stati arrestati: una situazione di pericolo che li ha costretti all’esilio. Entrambi continueranno a lavorare a Chiusi. Prevista anche la traduzione nella loro lingua di alcune opere di Ottiero Ottieri da parte di Sepideh Jodeyri, che ha fondato un premio letterario destinato alle donne. A Chiusi è stato ospitato Victor Pelevin, tra il maggio e il dicembre 2004. Quindi è stata la volta di Hasan Yousefi (Jirdehi) Eshkevari, tra il settembre 2008 e il settembre 2010.

Pelevin, nato a Mosca nel 1962, oggi è il più famoso e amato fra gli scrittori russi post-perest

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