Trasporto a Firenze: dopo la Tramvia ecco il futuro di Ataf

Cosa accadrà al trasporto pubblico con le 3 linee del Tram a Santa Maria Novella?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2017 18:44
Trasporto a Firenze: dopo la Tramvia ecco il futuro di Ataf

La riorganizzazione dei flussi a Santa Maria Novella, e lungo le nuove fermate, da qui parte il futuro della Tramvia e di Ataf per il delicato nodo della viabilità fiorentina. Sorpresa per chi si aspettava una riduzione drastica dei chilometri coperti dal servizio Ataf, Palazzo Vecchio infatti garantisce la copertura del servizio, che ricadrebbe sull'occupazione dell'Azienda fiorentina, con importanti investimenti economici. L'ipotesi, per trovare i fondi utili, di aumentare la Tassa di Soggiorno sembra dividere le forze politiche.Le opposizioni attaccano l'aumento del biglietto previsto per giugno prossimo con il passaggio da 1,20 Euro per i 90 minuti di corsa singola ad 1,50 Euro ed una riorganizzazione del servizio attesa su carta topografica millimetrata."Nessun taglio di chilometri delle linee Ataf e quindi la garanzia per i posti di lavoro" ha assicurato oggi il sindaco Dario Nardella nel corso della comunicazione in consiglio comunale sul trasporto pubblico anche in vista dell’entrata in servizio delle linee 2 e 3 della tramvia.

“La linea 1 si appresta a raggiungere il record di 14 milioni di passeggeri all’anno e questo ci fa ben sperare anche per le linee 2 e 3, che entreranno a regime il prossimo anno secondo gli impegni presi – ha sottolineato il sindaco - . Con le tre linee in funzione contiamo di arrivare complessivamente a 37milioni di passeggeri all’anno, il che significa abbattimento delle emissioni di CO2, quindi meno inquinamento e meno traffico perché si lasceranno a casa più di 20mila auto.

Ovviamente con l’entrata in funzione delle due nuove linee dobbiamo ripensare tutto il sistema delle linee di autobus. Secondo gli accordi originari, stabiliti dalla gara regionale della Toscana sul trasporto pubblico locale, avremmo dovuto perdere 1 milione e mezzo di chilometri di trasporto pubblico locale su gomma con l’ulteriore rischio di esuberi tra i lavoratori di Ataf. Oggi, come Amministrazione comunale, abbiamo preso un impegno – ha continuato il sindaco – : trovare le risorse per avere questo milione e mezzo di chilometri che quindi si aggiungerà alle due linee di tramvie.

In questo modo, a partire dal prossimo anno, avremo un sistema di trasporto pubblico locale gomma-ferro che sarà tra i più avanzati d’Italia. Abbiamo intenzione di trovare i soldi attraverso un aumento della tassa di soggiorno perché non possiamo far pagare ai nostri cittadini residenti con ulteriori aumenti delle tasse locali questo impegno. E anche attraverso il recupero dell’evasione che ha fatto emergere nuova base imponibile e quindi nuove risorse”. Tornando alla tassa di soggiorno, il sindaco ha aggiunto: “È con le risorse che ci verranno dal sistema turistico che potremmo finanziare questo importante passo in avanti sul miglioramento di tutto il modello di trasporto pubblico locale. L’aumento sarà definito domani a seguito di un incontro dell’assessore Perra con le categorie economiche.

Io credo che sia un meccanismo corretto perché se da un lato il turismo rappresenta una grande risorsa per la nostra città, dall’altro costituisce anche un costo. Noi dobbiamo sostenere tutti i costi relativi alla pulizia della città, all’uso e al consumo dei servizi, alla sicurezza dei turisti e questi costi non possono gravare tutti esclusivamente sulle spalle dei fiorentini residenti. È giusto che anche i turisti diano il loro contributo. Se poi con questi soldi miglioriamo in modo impressionante il sistema del trasporto pubblico ne saranno felici anche i turisti”. 

Il sindaco ha analizzato il futuro del trasporto pubblico locale ferro- gomma che presto sarà rivoluzionato dall’arrivo delle linee 2 e 3 della tramvia Due gli aspetti da considerare: prima di tutto il nuovo scenario con l’attivazione delle due nuove linee tranviarie che possiamo traguardare nel periodo successivo alla fine dei lavori confermata a febbraio prossimo. “Sarà una situazione sicuramente migliore rispetto ad oggi ma che comporterà una complessiva e profonda riorganizzazione del TPL su gomma oggi gestito da Ataf”.

In secondo luogo lo scenario che avremo sulla base dell’accordo raggiunto la scorsa settimana in che anticipa gli effetti che si sarebbero determinati con l’aggiudicazione della gara del TPL. Gara ancora oggi sospesa per un contenzioso amministrativo adesso all’attenzione della Corte di Giustizia Europea. Su questo punto, l’intesa raggiunta con gli attuali gestori del TPL regionale prevede la sottoscrizione di un contratto ponte della durata di due anni (dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2019) che dovrebbe condurre fino alla conclusione della gara regionale.

Il contratto ponte ha l’obiettivo di anticipare alcuni dei benefici previsti dalla gara, senza aspettare l’esito del contenzioso. Si avvia un affidamento a tutti i soggetti oggi titolari del servizio a condizioni analoghe a quanto previsto in gara con importanti benefici. Consentirà infatti di iniziare la transizione verso una rete a nodi di interscambio per decongestionare le zone più centrali dal passaggio di troppi bus specie extraurbani; e ancora permetterà l’aumento dei chilometri del lotto metropolitano di Firenze (da 20,2 a 20,7 milioni di chilometri); eviterà nuovi contenziosi nella fase di trasformazione del servizio; darà modo ai gestori di effettuare ulteriori investimenti per il rinnovo del parco mezzi incrementando il numero già molto elevato di nuovi bus circolanti (dal 2014 sono entrati in servizio 130 bus euro 6 e Firenze è tra le città italiane con l’età media dei mezzi del TPL più bassa, sette anni a fronte della media italiana di 12,2 e vicino alla media tedesca di 6,9 anni).

“Si tratta di un grande risultato che permette il passaggio dall’obbligo di servizio mensile, con una gestione day by day, a un regime certo, consolidato su due anni e sulle previsioni della gara regionale” ha aggiunto il sindaco Nardella che, sull’adeguamento del titolo del viaggio previsto dal contratto ponte ha precisato: “era già presente nella gara regionale, è un aggiornamento automatico da 1,20 a 1,50 euro che riguarderà tutti i bus urbani della Toscana ed è in linea con molte altre città italiane.

Su questo punto abbiamo posto alcune condizioni: prima di tutto l’adeguamento non entrerà in vigore prima dell’avvio delle linee tranviarie 2 e 3 in modo da offrire agli utenti un servizio migliore; e soprattutto non toccherà gli abbonamenti”. Alla riorganizzazione del servizio sulla base della gara regionale si affianca quella che avremo dopo l’attivazione delle due linee della tramvia. L’obiettivo è potenziare il sistema di adduzione al sistema tranviario tramite il trasporto su gomma.

“L’esperienza della linea 1 ha funzionato bene – ha sottolineato il sindaco – e i dati sui passeggeri lo confermano: ci avviamo a toccare il record di 14 milioni di passeggeri all’anno. Si tratta di un numero molto interessante che ci offre alcuni elementi anche sul futuro. Da un sondaggio dell’anno scorso emerge che l’utenza accetta molto positivamente di utilizzare la tramvia in alternativa sia al mezzo pubblico sia al privato. E le stime per le linee 2 e 3 a regime si attestano sui 37 milioni e 800 mila passeggeri all’anno.

Un numero che corrisponde a un abbattimento 14.300 tonnellate di CO2 e a una riduzione di 28mila veicoli privati. È quindi fondamentale gestire bene la riorganizzazione del TPL su gomma in vista dell’entrata in servizio delle linee 2 e 3”. La riprogettazione della rete TPL urbano si basa su alcuni cardini: prima di tutto l’eliminazione delle linee in sovrapposizione al tracciato tranviario, l’attestazione delle linee di collegamento con i comuni limitrofi alle fermate tranviarie, in modo da consentire l’interscambio con la riduzione dei tempi di percorrenza complessivi.

E ancora l’utilizzo dei risparmi chilometrici per intensificare le frequenze delle corse, in modo tale da avere frequenze dei bus di adduzione sempre proporzionate rispetto a quelle del tram, riducendo così i tempi di attesa degli utenti; la creazione di linee di adduzione urbane per collegare efficacemente i quartieri con le nuove linee tranviarie; e infine il potenziamento delle linee urbane nelle zone non servite dalla tramvia, nelle giornate di sabato e domenica e in orario serale-notturno.In questo quadro è prevista la creazione di alcuni importanti nodi di interscambio fra il TPL su gomma e le tramvie.

Il più strutturato di questi sarà certamente il nodo intorno alla fermata ipogea Guidoni della tramvia, dove si realizzerà una integrazione completa delle diverse modalità di trasporto pubblico e privato. Ovvero la fermata tramviaria Guidoni, l’attestazione di alcune linee urbane provenienti dai comuni limitrofi; l’attestazione del TPL extraurbano proveniente dall’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, la previsione di una nuova fermata ferroviaria sopraelevata sulla linea Firenze-Pisa, la realizzazione di un parcheggio multipiano per consentire di lasciare l’auto privata in favore dei servizi pubblici presenti nel nodo.

E visto che la realizzazione di questo parcheggio non coinciderà con l’entrata in servizio della tramvia, abbiamo già predisposto l’iter per mettere a disposizione un’area di interscambio con almeno 250 posti. Il sindaco si è poi soffermato sulla questione della prevista riduzione delle percorrenze chilometriche anche a seguito della entrata in esercizio della tramvia. “Non è una novità ma, anche dopo vari incontri con i sindacati che ci hanno evidenziato le problematiche legate al rischio esuberi per i lavoratori di Ataf e all’occasione mancata di raggiungere un sistema di trasporto pubblico di eccellenza, ci siamo messi a lavoro per trovare la quadratura del cerchio.

E oggi prendiamo l’impegno di prevedere in bilancio 4 milioni all’anno a regime per garantire il mantenimento del milione e mezzo di chilometri della percorrenza su gomma. Non solo, chiederemo all’azienda di fare la sua parte garantendo il turn over di chi va in pensione”. Rimanendo sul tema del lavoro, il sindaco ha ricordato i circa 100 posti aggiuntivi previsti per le linee 2 e 3 della tramvia. “Siamo di fronte a una rivoluzione che cambierà il volto della città. Non sono promesse o impegni vaghi ma intenti precisi basati su fatti concreti, accordi e valutazioni che tengono conto anche gli aspetti sociali ed economici dell’intero comparto del TPL. Una rivoluzione che non graverà sulla tasse dei cittadini residenti”.

Infine, visto che la riorganizzazione del trasporto pubblico dovrà interessare anche i comuni dell’area metropolitana, il sindaco Nardella ha chiamato in causa i colleghi chiedendo un analogo impegno.

Il Sindaco di Firenze ha fatto il punto sul progetto riguardante il futuro del trasporto su gomma fiorentino "La Scarl di Ataf & Linea aumenterà i propri chilometri annui da 20,2 a 20,7 milioni, scongiurando i tagli conseguenti all'entrata in servizio della Tramvia 1-2-3" commenta la RSU che dichiara per voce di Gianluca Mannucci e Massimo Milli "Saremo però soddisfatti solo se nell'incontro in Prefettura previsto per il 7 novembre i sindaci, la Regione, la Città Metropolitana e Ataf metteranno per iscritto che Ataf non avrà tagli di chilometri e saranno mantenuti gli attuali livelli occupazionali".La consigliera del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos commenta "Nardella prima decide di realizzare le linee 2 e 3 della Tramvia con gli obbiettivi di migliorare il trasporto pubblico locale, di ridurre le emissioni di Co2 e infine di ridurre i chilometri su gomma ora, dopo che sono passati circa tre anni, si sconfessa, esprimendo la volontà di mantenere il milione e mezzo di chilometri su gommaÈ una decisione che nasce per mantenere i posti di lavoro per i lavoratori di Ataf? Non si sa, però viene da pensarlo”.

Per i 5 Stelle le promesse di Palazzo Vecchio “Continuano a rimanere parole nel vuoto, mancando documenti scritti.Sono diverse le decisioni sbagliate, come quella di andare ad aumentare il costo del biglietto, che non colpirà gli abbonamenti ma disincentiverà i cittadini che ad oggi prendono gli autobus saltuariamente – continua Arianna Xekalos – e non è stato detto niente in merito alla sicurezza, oggetto di continue richieste da parte di utenti e lavoratori che chiedono telecamere e controlli.

La società è cambiata e dobbiamo imparare ad affrontare i problemi che ne derivano. Per non parlare dei 14 milioni di euro che il Sindaco ha deciso di spendere ogni anno per il trasporto pubblico locale mentre si continua a mantenere Ataf privata. Perché non renderla di nuovo pubblica? Perché è stata privatizzata se poi continuano a pagare i cittadini?”“Esprimiamo grande soddisfazione nell’apprendere che il comune di Firenze investirà, a partire già dal prossimo anno, i soldi necessari ad evitare il taglio di 1.500.000 Km di trasporto pubblico locale su gomma ed il conseguente mantenimento dei livelli occupazionali in ATAF.

Purtroppo non possiamo dire altrettanto dell’aumento del biglietto, che passerà nel 2018 dagli attuali 1,20 Euro ad 1,50 Euro” commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Francesco Torselli.“La polemica sul costo del biglietto - spiega Torselli - non riguarda tanto i 30 centesimi in più (peraltro non previsti per gli abbonamenti, ovvero per i fruitori quotidiani del servizio), quanto la qualità del servizio che, ad oggi e non per colpa di ATAF, è a dir poco vergognosa.

Prima di chiedere ai fiorentini di pagare un biglietto più caro, si pensi a ripristinare un trasporto pubblico su gomma degno della nostra città, che non lasci più sotto il sole o sotto la pioggia i cittadini, per decine e decine di minuti. Sulla Tramvia - conclude Torselli - continuiamo a non capire i toni trionfalistici del sindaco: cosa c’è da esultare nell’aver impiegato 11 anni e 700 Milioni di Euro per realizzare un’opera infrastrutturale che, una volta completata, collegherà al massimo la metà del territorio comunale fiorentino?”“Nardella oggi sembrava in campagna elettorale - commentano Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, insieme alla Consigliera Donella Verdi e al Consigliere Giacomo Trombi, - conoscevamo l'aumento del costo della gestione delle due ulteriori linee tramviarie, i famosi 14 milioni, e l'innalzamento del biglietto a 1,50 euro.

Bene che gli abbonamenti non aumenteranno e che si riesca a non ridurre i chilometri di servizio e quindi a non avere, sulla carta, esuberi nel personale dell'azienda Ataf gestioni: certo se fossimo stati ancora proprietari e ci fosse certezza sulla gara regionale avremmo potuto dare maggiori garanzie anche sugli impegni che oggi Nardella ha chiesto all'azienda. Infatti che farà? Vincolerà i fondi aggiuntivi solo se l'azienda Ataf gestioni non farà scherzi'? E visto che si avvicina la tornata elettorale del 2019 – continuano Grassi, Trombi e Verdi - non accetteremo altri impegni, ma quelli già in campo dovranno essere strutturali.

Si arriva addirittura a pensare di aumentare la tassa di soggiorno. Quando una manovra di questo tipo peserà solo sugli alberghi con meno stelle, visto che i 5 stelle già pagano il massimo. Pensiamo che dovremo arrivare anche a ipotizzare la richiesta di una deroga al Governo per aumentare i 5 euro attuali per i 5 stelle e per gli extralusso. E non si permetta di giocare una partita politica attorno al TPL. Firenze dovrà supportare anche le linee di interesse dei fiorentini fuori dal confine – conclude il gruppo consiliare con Grassi, Verdi e Trombi - perché ha poco senso pensare che oltre il confine comunale sia a carico totale del Comune che attraversa.

Altrimenti faremo la fine della linea 18 su Sesto Fiorentino, con fondi mirabolanti prima della campagna elettorale, ma una volta sconfitto il Pd si sono volatilizzati. Bene comunque la salvaguardia di Ataf ma non dimentichiamo che ci sono rischi per le condizioni occupazionali se alla gara regionale dovesse risultare vincitrice l'azienda Ratp che su Firenze propone contratti peggiori di quelli di Busitalia”."Oggi il sindaco Nardella ha fatto, più che una comunicazione su Ataf, un comizio da campagna elettorale anticipato, descrivendo una Firenze del futuro che, per quanto ci riguarda, è argomento da film di fantascienza e non da politica.

Con le linee 2 e 3 della tramvia in funzione, e la riorganizzazione del trasporto su gomma, dice il sindaco, tutti i problemi del traffico saranno risolti. Noi restiamo allo studio di Ataf che prevede un abbattimento del 4% del traffico privato. E comunque, il sistema lo giudicheremo quando sarà a regime; oggi ricordiamo a Nardella quanto la sua giunta non abbia fatto fino ad oggi su corsie preferenziali cancellate, trasporto notturno fantasma e caos quotidiano alla stazione di Santa Maria Novella. Sul trasporto notturno oggi il sindaco annuncia un'estensione dell'orario? Ridicolo, si occupi piuttosto di far funzionare il servizio che già c'è, il "Nottetempo" che è un vero e proprio fallimento a scapito delle fasce più deboli della cittadinanza" il commento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai. "Positiva la annunciata tutela dei posti di lavoro – aggiunge il capogruppo azzurro –, ma fino ad oggi non abbiamo notato grande attenzione da parte di questa amministrazione per difendere gli autisti dei bus dalle critiche e talvolta dagli attacchi pressoché quotidiani dei cosiddetti haters sui social network.

Ma soprattutto, il meraviglioso sistema di tramvie che sembra essere l'obiettivo unico di mandato di Nardella lascerà totalmente scoperte intere zone della città, pensiamo a Firenze sud e Oltrarno per esempio. E, riguardo all'annunciato aumento del biglietto a 1 euro e 50, ci chiediamo se sarà giusto anche nei confronti dei fiorentini che non potranno beneficiare delle tre linee tramviarie. Anche questo è tutto da vedere. Come da vedere sarà anche come il Comune intenda coprire i 14 milioni di costi di gestione delle tramvie.

Il sindaco ha detto oggi nessun aumento delle tasse ma aumento della base imponibile: che significa? E anche di un aumento della tassa di soggiorno, ma a stabilire l'ammontare della tassa non è una legge nazionale? Nella foga del suo comizio, Nardella ha persino rivenduto al consiglio il già annunciato accordo con Airbnb. Ma anche qui, al capitolo costi, la verità che il sindaco non dice è che l'accordo-capestro firmato col gestore del tram dal suo predecessore prevede che se non saranno raggiunti gli obbiettivi di passeggeri annui sui tram sarà il Comune a dover coprire i mancati introiti".L'intervento del consigliere Mario Razzanelli "A fronte di una linea 1 che funziona bene (ma non serve l'ospedale di Torregalli e passa inutilmente per un chilometro dentro il parco delle Cascine, e questi restano errori gravi cui si dovrebbe rimediare), e dello scongiurato passaggio da piazza Duomo, grazie al movimento di opinione dei fiorentini materializzato col referendum del 2008, resta il fatto che un terzo della città resterà comunque scoperto dal servizio.

Ma non solo: se la linea 2 promette di mantenere le promesse per numero di passeggeri, la linea 3 al contrario creerà più problemi di quanti ne risolverà tra piazza Dalmazia e la Fortezza. È già chiaro dagli studi, infatti, che il traffico privato della zona Statuto si scaricherà su via del Romito bloccandola completamente. Chiediamo che, almeno, le previste estensioni delle linee verso Gavinana da un lato e verso Campo di Marte dall'altro, siano interrate sotto i viali di circonvallazione".

“E' positivo – dichiarano i consiglieri di Articolo 1-Mdp Alessio Rossi e Stefania Collesei – che si preveda di mettere 4 milioni a bilancio per potenziare il servizio Ataf all'entrata in esercizio della tramvia. Con questo elemento è possibile superare la preoccupazione degli esuberi in Ataf. E' la buona notizia che segue quella della Regione Toscana che è riuscita nell'intento di far sottoscrivere un contratto ponte con Ratp e Mobit dando certezze e consentendo il rinnovo della flotta degli autobus.

L'entrata in funzione della tramvia, il potenziamento del sistema dei bus, la possibilità di scambi intermodali, magari anche lavorando sulle corse notturne, pensando soprattutto ai giovani e sui festivi. Buona notizia anche che gli abbonamenti vengono esclusi dagli aumenti. Rimane purtroppo il problema di come servire il centro storico, orfano del tram. Centro storico che, certamente – concludono Alessio Rossi e Stefania Collesei – non potrà risolvere i suoi problemi con i bussini.

Occorre ora pensare a come completare il sistema del trasporto pubblico: tram, bus, fermate ferroviario metropolitano e trasporto regionale”.

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