Sul clima di odio e discriminazione che sta crescendo

Una riflessione sul cambiamento che qualcuno vorrebbe in Italia

06 giugno 2018 14:46
Sul clima di odio e discriminazione che sta crescendo

La formazione del nuovo Governo politico 2018 ha sottolineato l'esigenza di tutelare la famiglia tradizionale. Ma chi la minaccia?

In questi giorni i media ci propongono riflessioni su una serie di tematiche preoccupanti quali la diffusione di atteggiamenti di razzismo e omofobia che ci riportano a tematiche vecchie, ma evidentemente ancora non superate, che purtroppo ricordano bene le oscenità morali perpetrate dal Nazismo e dal Fascismo nel secolo scorso.

Questo clima di intolleranza potrebbe generare un addestramento alla paura e alla violenza che potrebbe estendersi con drammatiche ed imprevedibili conseguenze, trasformando pericolosamente l'odio individuale in odio collettivo, legittimato da un progetto politico. L'odio collettivo trasforma qualsiasi minoranza e qualsiasi forma di diversità in una minaccia per la società, di cui bisogna aver paura e da cui è necessario difendersi. Lentamente il sospetto e la paura del diverso si trasformano nella convinzione persecutoria che ogni forma di diversità possa intaccare i propri valori individuali e familiari.

La discriminazione intollerante nei confronti dell’omosessuale può così prendere la forma immaginaria di un attacco in corso alla famiglia tradizionale mentre quella nei confronti dell'immigrato può trasformarsi facilmente in paura della criminalità.

Sentimenti così forti sono un terreno fertile per la nascita di atteggiamenti persecutori e paranoici che se non contrastati potrebbero diventare un meraviglioso nutrimento per agiti violenti totalmente inutili ad una società che vuole cambiare.

Ma secondo voi quali sono i “reali” cambiamenti di cui l'Italia avrebbe bisogno?

Lasciamo ai lettori la possibilità di condividere con noi le proprie riflessioni e considerazioni su questa delicata tematica.

La Psicologa Risponde — rubrica a cura di

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