Firenze, nel cestino il rifiuto della propria immagine - Foto -

L'immagine della città a misura d'uomo che custodisce tutto, anche il rifiuto di se stessa

Antonio
Antonio Lenoci
01 ottobre 2014 12:24
Firenze, nel cestino il rifiuto della propria immagine - Foto -

Premiata per la sua mobilità alternativa, per il numero di piste ciclabili, per la vocazione alle due ruote, per aver ospitato un Mondiale di ciclismo. Poi fai un tour in qualsiasi zona, dal centro alla periferia e ti accorgi di un fenomeno in crescita costante: i cestini delle biciclette usati come porta rifiuti. Non fai in tempo ad allucchettare il mezzo, che qualcuno ne ha già approfittato.Un tema di poco conto? Meglio parlare di Lavoro, di Politica, di Tav, di Tramvia, di Sicurezza? Parliamo di noi, invece, dei nostri usi e consuetudini. Di quanto siamo diventati scostumati pur mantenendo l'orgoglio di chi pretende rispetto da tutti. Viviamo di turismo: You understand?

Un po' narcisista, ma ignara della legge di gravità e così anziché lacrimare nel fiume, sputa in cielo dove, come si suol dire, "ti ritorna".L'accoglienza al primo posto: è l'ospitalità italiana conosciuta in tutto il mondo, anche a Firenze. Anzi, a Firenze non tanto.Titolo: Firenze ha gli occhi belli. Sottotitolo: "Se solo te tu gli aprissi".Fare sesso in strada è brutto. Punti di vista. Prendere chiese e sagrati per Vespasiani è incivile.

Punti di vista, quando il bagno non fa l'amico e manca nel momento del bisogno. Il degrado dilaga e la colpa del vicino, chiunque egli sia, è sempre più grande.Sono stranieri, sono alcolizzati, sono incapaci di intendere e volere. Molto spesso dalle pagine di Nove da Firenze, che da anni oramai conosce la città e ne annusa quotidianamente odori ed umori, tutti, sì anche quelli che state immaginando, lanciamo un messaggio chiaro ed evidente persino nel nostro logo "Eventi - Fatti - Opinioni".

Solo seguendo gli eventi e guardando ai fatti è possibile dare vita a quelle sane opinioni che sviluppano la critica costruttiva. L'autocritica di una città è importante, quasi un biglietto da visita. Firenze ha perso il rispetto, sì. Principalmente il proprio. Incapace di intendere, anche volendo.

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