Ex Mabro: pagati stipendi di agosto e settembre. Verifica a 30 giorni

E’ durato più di due ore ieri sera l’incontro a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze tra Regione, rappresentanti delle lavoratrici, sindacati e proprietà, che ieri ha dato mandato alla banca di saldare intanto gli stipendi rimasti indietro da agosto e pagare il 60 per cento di quelli di settembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2012 16:00
Ex Mabro: pagati stipendi di agosto e settembre. Verifica a 30 giorni

Un mese ancora di tempo, per verificare quanti passi in avanti avrà fatto il piano industriale e se i contatti che l’azienda ha spiegato e illustrato a istituzioni e sindacati si sono davvero concretizzati in contratti e commesse. Con una richiesta, intanto: che riparta da subito l’attività di fomazione, che l’azienda si era impegnata a fare e da cui dipende anche il proseguo per altri sei mesi della cassa integrazione per le oltre duecento vestaglie blu della ex Mabro di Grosseto, marchio storico maremmano della sartoria per uomo con oltre cinquant’anni di attività alle spalle. E’ durato più di due ore ieri sera l’incontro a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze tra Regione, rappresentanti delle lavoratrici, sindacati e proprietà, che ieri ha dato mandato alla banca di saldare intanto gli stipendi rimasti indietro da agosto e pagare il 60 per cento di quelli di settembre.

Il problema dell’azienda è finanziario e di liquidità. “La Regione – precisa l’assessore al lavoro e alle attività produttive, Gianfranco Simoncini – non può intervenire direttamente”. Fidi Toscana, finanziaria di cui la Regione detiene il 40 per cento delle azioni, ha concesso garanzie per un prestito, ma il sistema bancario ha bloccato ulteriori finanziamenti. “L’unica vera soluzione – sottolinea Simoncini – è che si faccia avanti un nuovo soggetto che entri in Abbigliamento Grosseto (la società che detiene il marchio ndr) e porti nuovi capitali e magari anche ordini.

Ci viene detto che ci sono soggetti interessati. Siamo disposti a riceverli, accogliere e mettere loro a disposizione tutti gli strumenti possibili, almeno quei pochi che abbiamo”. “L’azienda – aggiunge l’assessore – ci ha anche informato della nuova compagine sociale, che in una decina di giorni, appena modificato lo statuto dell’azienda, si tradurrà in un consiglio di amministrazione con Andrea Barontini presidente e consigliere Anton Giulio Pacenti”. La newco “Fashion T”, soci di riferimento Pacenti e la moglie di Barontini, per il tramite di due fiduciarie, possiede ora il 95 per cento di Abbigliamento Grosseto. Non cambiano invece le strategie, illustrate ieri di nuovo da Pacenti e Barontini.

L’azienda punta ad ampliare la confezionatura di abiti per altre griffe, che dovrà assorbire il 50 per cento delle attività. Un 30 per cento sarà riservato agli abiti su misura e il 20 al marchio Mabro. Confermata anche dell’acquisizione di marchi in licenza e di abiti per donna. “Tra un mese – conclude Simoncini – si tireranno le somme”.

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