Rifiuti: cresce la raccolta differenziata

Presentata in commissione Ambiente la certificazione 2010. Vincenzo Ceccarelli: “Bene l’incremento di un punto e mezzo rispetto al 2009 ma necessario investire meglio su riciclo e riuso”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 febbraio 2012 18:12
Rifiuti: cresce la raccolta differenziata

Cresce la Raccolta differenziata (RD) in Toscana. Cresce anche la produzione annua pro capite di rifiuti urbani (RU). Scende leggermente la produzione dell’indifferenziato. A dirlo l’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) in commissione Ambiente presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd) che questa mattina, mercoledì 29 febbraio, ha presentato i dati relativi all’anno 2010. Secondo quanto si legge nella corposa certificazione, la percentuale di RD si attesta a quota 40,06 per cento, con un incremento rispetto all’anno precedente di circa un punto e mezzo.

Aumenta la produzione annua pro capite di RU, da 663 a 670 Kg per abitante, attestandosi sui valori del 2003. In diminuzione, anche se lieve (0,6 per cento), la produzione dell’indifferenziato con circa meno 10mila tonnellate per un totale pari a 1.578.302. Su base Ato, i dati non confortano. Nessuno dei tre ambiti (Costa, Centro e Sud), ha raggiunto la soglia del 45 per cento necessaria a scongiurare l’addizionale del 20 per cento rispetto alle aliquote vigenti. Il mancato raggiungimento, così come spiegato dai tecnici Arrr, è calcolato su base di Ato per cui Comuni virtuosi come Lucca, Siena e Prato che hanno raggiunto rispettivamente un percentuale di RD sul totale di RU pari a 47,75, 44,99 e 44,02 risentono di pratiche meno efficienti di realtà come Grosseto (28,38), Massa Carrara (30,78) e Arezzo (33,22). Nei dati presentati anche la certificazione delle frazioni raccolte da cui si evince che la percentuale maggiore riguarda la raccolta di carta e cartone (32,1 per cento), quella minore di lattine (0,4 per cento). L’evoluzione di percentuale della raccolta differenziata negli anni che vanno dal 1998 al 2010, parla di un incremento pressoché costante che attesta la regione ad una percentuale totale pari a 40,06 (era 19,81 nel 1998).

Ancora lontana dall’obiettivo di legge fissato al 2012 che imporrebbe il raggiungimento del 65 per cento. Una soglia tuttavia accolta positivamente dal presidente Ceccarelli che pure ha rilevato la necessità di spingere “con più forza e impegno, nel riciclo e nel riuso. Bene marcare gli obiettivi che ci vengono imposti dalla Comunità europea – ha detto – ma salire di qualche punto percentuale senza parallelamente costruire un sistema efficace ed efficiente per il riutilizzo del materiale differenziato, rischia di non produrre quei benefici ambientali, economici e culturali che tutti noi auspichiamo”. In linea con il presidente anche gli altri commissari che hanno sollecitato una visita allo stabilimento della Revet di Pontedera (azienda specializzata nella raccolta, selezione e trattamento di materiali destinati al riciclaggio che opera prevalentemente in Toscana) per “verificare sul campo quali possono essere le difficoltà e le azioni da intraprendere per avviare un sistema che stenta a decollare e che in altre regioni produce effetti positivi anche in termini sviluppo”.

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